Faenza, l’amministrazione sull’ex Cisa: «Nessun problema per il traffico»

Romagna | 23 Febbraio 2018 Cronaca
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In un’assemblea pubblica animata e partecipata l’amministrazione comunale ha fatto il punto della situazione sul cantiere che ha preso il via nell’area dell’ex Cisa. Tema scottante e sentito che è balzato alle cronache in quanto i disagi e le preoccupazioni per il futuro assetto dell’area hanno portato i cittadini a mobilitarsi in prima persona. Nell’area dell’ex stabilimento produttivo della Cisa, da alcuni mesi, fervono i lavori per la creazione della nuova sede della Lidl. Un cantiere che tra rumori, inquinamento e traffico sta portando i residenti allo sfinimento. Alle rimostranze ufficiali l’amministrazione ha risposto organizzando un incontro pubblico per fare chiarezza sul progetto. Un incontro voluto fortemente dai residenti, nel frattempo organizzatisi in un comitato dal nome emblematico «Liberiamo l’area», che sembra abbia soddisfatto le aspettative sulle richieste di chiarimento del progetto edilizio in fase di realizzazione. Soddisfazione che non ha mancato però di fare emergere posizioni non certo convergenti tra l’amministrazione e i cittadini. Alla riunione erano presenti il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi, l’assessore alla partecipazione e alla sicurezza Andrea Luccaroni e il comandante dei vigili urbani Paolo Ravaioli.
Per l’assessore Luccaroni, chiamato a illustrare il progetto «le fasi di attuazione previste sono due: la prima, attualmente approvata e in fase di cantiere, riguarda l’apertura del punto vendita Lidl e la contestuale realizzazione di viabilità, parcheggi a servizio dell’area commerciale e un parcheggio pubblico a servizio di via Zara. La seconda prevede l’apertura di altri due edifici commerciali non alimentari da 1000 metri quadrati ciascuno, e dovrà essere autorizzata tramite l’approvazione di una variante urbanistica. Al momento ancora nessun progetto è stato presentato. La viabilità prevede il collegamento con via Oberdan e via Zara ed è progettata in modo da poter sostenere un doppio senso di marcia. Il traffico pesante in ingresso e uscita interesserà unicamente l’accesso di via Oberdan, escludendo via Zara. Il parcheggio pubblico previsto, per 50 posti auto, sarà accessibile da via Zara e si prevede che resterà principalmente a servizio dei cittadini residenti, anche se a norma di legge non sarà possibile riservarlo ai soli residenti, trattandosi di un’area pubblica».
Sul tema della sicurezza dei pedoni e ciclisti l’assessore è intervenuto sulla possibilità che siano previsti in futuro marciapiedi o percorsi protetti su via Zara, raccogliendo le preoccupazioni dei residenti relative alla possibilità che tali interventi abbiano l’effetto di ridurre ulteriormente i posti auto disponibili lungo la strada. «In questa prima fase - ha dichiarato Luccaroni - non sono previsti marciapiedi e piste ciclabili su via Zara e via Volpaccino, ma dovremo monitorare con grande attenzione l’evoluzione dei flussi di traffico, per introdurre migliorie in sede di completamento della seconda fase. Allo scopo coinvolgeremo i rappresentanti del consiglio di quartiere».
Di seguito l’assessore ha portato all’attenzione dei presenti alcuni dati redatti dallo studio del traffico effettuato sul caso. «Uno studio - ha rimarcato Luccaroni - realizzato per le principali strade che risentiranno del traffico, in particolare sui nodi stradali di via Risorgimento-via Emilia, via Graziolavia Oberdan, via Oberdan-via Vittorio Veneto, via Vittorio Veneto- via degli Insorti. Queste analisi - aggiunge – evidenziano come il progetto edilizio offra un ottimo grado di accessibilità all’area e nella sua quotidianità, causerà per i veicoli in transito una perdita di tempo medio di 4 secondi in più rispetto all’attuale percorrenza, un impatto tutto sommato ridotto. Le preoccupazioni - conclude l’assessore - sono comprensibili e tenute in massima considerazione. Siamo pronti a valutare proposte di modifica alle soluzioni individuate con il massimo coinvolgimento del quartiere centro sud e confrontandoci nel merito con i residenti. Del resto la viabilità non è una scienza esatta ma il risultato di tante variabili che vanno verificate sul campo».

Il Comitato: «L’intervento è negativo per la qualità di vita»
«Gli esponenti dell’amministrazione comunale hanno esposto il progetto tendendo a trasmettere un’immagine rassicurante dell’impatto che l’opera che si sta pensando sull’area dell’ex Cisa avrà sulla vita della cittadinanza e sulla viabilità. Una visione che ha tralasciato alcuni dettagli che risultano essenziali e che i residenti non hanno mancato di far notare, mostrando una competenza e una conoscenza dei dettagli del progetto che ha sorpreso gli esponenti comunali. Il dibattito è risultato comunque costruttivo e abbiamo apprezzato l’attenzione mostrata dall’amministrazione per le problematiche sollevate, riservandosi di valutarne l’impatto in un successivo incontro con il comitato già programmato per il giorno 27 febbraio». Così il comitato «Liberiamo l’area» commenta l’esito dell’incontro tenutosi giovedì 15 febbraio tra l’amministrazione comunale e i residenti di via Oberdan.
All’incontro i cittadini hanno evidenziato «che la strada in costruzione che permetterà l’accesso al supermercato da via Zara venga cancellata dal progetto, al massimo - hanno rimarcato - che sia ad utilizzo ciclo-pedonale». Ed ancora non si è mancato di portare all’attenzione altre preoccupazioni. Tra le altre quella relativa al fatto che «il parcheggio destinato al pubblico è insufficiente per i residenti qualora venga applicato il passo carrabile su tutta la via nella seconda fase del progetto a causa anche delle vetture dei lavoratori Cisa».
Sempre in tema di rimostranze, questa volta riguardanti l’organizzazione viaria, il comitato ha presentato le sue osservazioni negative. Queste riguardano la via Zara, che per i cittadini «rischia di diventare la via principale di accesso più comoda e rapida per tutti i cittadini provenienti da Oberdan, via Vittorio Veneto, via degli Insorti e quindi della maggior parte dei cittadini faentini».
La nuova organizzazione del traffico «provocherà sicure code su via Vittorio Veneto a causa della limitata larghezza della carreggiata e la rotonda presente subirà tutto il traffico in uscita dal centro commerciale e buona parte del traffico in entrata provocando ingorghi». Infine tra le osservazioni presentate ci sono state quelle relative all’abbassamento della qualità della vita. «Di fatto - spiegano - viene imposto un generale abbassamento della qualità della vita, nell’interesse esclusivo delle aree commerciali, producendo un degrado generale. Un fatto non di poco conto che – concludono – porterà ad un abbassamento del valore degli immobili dovuto alle mutate condizioni generali di vivibilità dell’area. Una prospettiva che non ci può certo soddisfare e per la quale continueremo a mobilitarci».
 
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