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Faenza, i 15 anni dell'associazione Grd, Genitori ragazzi down

Romagna | 19 Maggio 2018 Cronaca
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Margherita Calzoni - L’associazione Grd nasce nel 2004 dalla volontà di famiglie faentine di organizzarsi in gruppo per promuovere azioni concrete nel territorio e modificare i paradigmi interpretativi sulla disabilità; strutturare risposte di servizi innovativi grazie all’autofinanziamento e alla collaborazione con istituzioni universitarie, utili a mutuare modelli validati scientificamente e uscire dalla logica di autoreferenzialità assistenziale che spesso produce immobilismo. Parliamo con le dottoresse Antonia Bedronici, Ambra Bianchi e Irene Giovanardi che spiegano: «Le finalità dell’associazione Grd sono state condivise anche da altre associazioni presenti nel territorio faentino, portando il consiglio direttivo ad avviare una collaborazione con la cooperativa sociale San Vitale».
Il progetto si propone finalizzato a «proseguire l'esperienza abilitativa finalizzata all'accrescimento delle competenze individuali e delle autonomie personali, domestiche e sociali, all'interno di due contesti "palestra" (Bottega della Loggetta e appartamento Coabi): sperimentare occasioni abilitative e di apprendimento in contesto educativo specializzato che preveda un supporto educativo importante; migliorare la qualità di vita (QdV) della persona con disabilità intellettiva e della sua famiglia, secondo uno sguardo orientato all'inclusione sociale e alla partecipazione alla vita di comunità». I destinatari del progetto sono 12 persone con quadri di disabilità intellettiva media di età compresa fra i 18 e i 45 anni, con e senza disturbi del comportamento. Bedronici spiega anche il significato di setting formativo: «Nella Bottega della Loggetta, nata nel 2013 con sede in piazza II Giugno 7, il setting viene strutturato con attività e interventi abilitativi specifici individuali o di piccolo gruppo, mantenendo le caratteristiche preesistenti di “bottega/negozio” aperto al pubblico. La Bottega si pone quale setting formativo tout court per i giovani disabili appena inseriti nel programma e, al contempo, setting di mantenimento e rinforzo abilitativo per coloro che hanno intrapreso lo step successivo di transizione nei tirocini lavorativi. Il passaggio successivo è costituito dall’attivazione di tirocini lavorativi supportati da job coach, esperti in interventi di tipo psicosociale cognitivo-comportamentale, in contesti naturali della comunità».
Cosa si vende in Bottega? «Si vendono manufatti della cooperativa sociale Kara Bobowski onlus di Modigliana, dell’associazione “Sorridi alla Vita”, prodotti di Madre Terra, marchio di prodotti biologici e sociali di altissima qualità della cooperativa sociale La Fraternità». Continua così Bedronici: «Il progetto Bottega della Loggetta è attivo dal 2013 e si sostiene mediante un contributo mensile di 250 euro versato dalle famiglie che usufruiscono del servizio. I contributi delle famiglie non sono sufficienti a sostenere tutta l’operatività prevista dal progetto stesso pertanto l’associazione attua una costante raccolta fondi. I ragazzi che sono inseriti nel progetto sono prevalentemente del distretto di Faenza; frequentano anche ragazzi del distretto di Ravenna. I rapporti con i servizi sociali sono di grande collaborazione tecnica ma non sono sostenuti da un concreto, costante e significativo apporto economico».
Per un contributo volontario l’Iban è: IT64 D062 7023 700C C030 0162 082 (progetto Si può fare). Vi aspettiamo il 18 maggio al Cafè Solito Posto per un aperitivo organizzato da Grd!.
 
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