Faenza, al progetto della Spiaggia dei Valori in due mesi coinvolti 500 giovani volontari e 400 famiglie
Riccardo Isola - «Siamo stanchi ma molto felici e orgogliosi per quello che siamo riusciti a fare in questi oltre due mesi nella nuova struttura allestita a servizio del progetto la Spiaggia dei Valori. Uno straordinario risultato frutto di un lavoro corale, affiatato e intergenerazionale che ha interessato 500 volontari, molti dei quali giovani, provenienti da tutta Italia e ha dato risposte a circa 400 famiglie italiane». Così Debora Donati, ideatrice e fondatrice ormai diversi anni fa, sono sette per la precisione, dell’associazione «Insieme a Te» con sede a Faenza. Una realtà che cerca di dare risposte di welfare e vicinanza alle famiglie con persone con disabilità motoria totale (tetraplegia) e con esiti da malattie neurodegenerative (come Sla e affini) e malati oncologici. Lo ha fatto soprattutto dando vita e concretezza a una grande iniziativa a Punta Marina. Qui, infatti, dopo anni di «affitto stagionale» quest’anno è stato costruito un bagno ex novo in spiaggia, in cui l’associazione ha diritto di utilizzo per una ventina d’anni, dotato di tutti i confort e attrezzature necessarie per ospitare disabili e malati, con le rispettive famiglie e accompagnatori, oltre ovviamente operatori e volontari, per brevi soggiorni estivi in riva al mare. Nelle diciotto postazioni riservate, adeguatamente distanziate e coperte da gazebo, e nelle numerose postazioni sotto l’ombrellone, attrezzate a ospitare persone disabili ma anche gli accompagnatori sono passate circa 400 famiglie da luglio a inizio settembre. «Numeri importanti che anno dopo anno crescono. Basti pensare - sottolinea con un pizzico di rammarico - che abbiamo una lista di attesa formata da ben 130 richieste. Sono tante e questo dimostra come la risposta che noi stiamo dando, e che ha avuto anche un’eco nazionale grazie a servizi andati in onda su network televisivi e pubblicazioni giornalistiche, qui nel territorio ravennate non sia comunque sufficiente per rispondere alle richieste di una parte della popolazione italiana che vorrebbe poter aver il diritto di trascorrere giornate serene in spiaggia». In questi due mesi si è palesato un senso di solidarietà e mutuo aiuto. «Come associazione - ci tiene a sottolineare Donati - abbiamo a disposizione sette appartamenti che per una quindicina di giorni ospitano, a rotazione, le persone che aderiscono e chiedono di poter effettuare questa vacanza. Ma non bastano. Per questo - aggiunge - abbiamo iniziato a tessere relazioni con anche strutture ricettive che non solo hanno dato disponibilità a collaborare ma che si sono messe a disposizione in modo concreto per aiutarci nel progetto mettendo a disposizione camere dove poter far alloggiare le famiglie. Tra queste dobbiamo citare l’Hotel Otello, l’Hotel Regina e l’Hotel Oceanoamare». A dare ancora più spessore e importanza a questa zione di welfare volontaristico c’è un altro aspetto che riguarda la collaborazione tra l’associazione faentina e il mondo istituzionale. «Durante l’estate, anche grazie a un accordo con l’Università di Bologna, abbiamo avuto volontari provenienti dalla facoltà di Medicina. Ma non solo. Abbiamo collaborazioni strette recentemente con l’Ausl, con l’Istituto Oncologico Romagnolo, con Montecatone e con l’Inps. Insomma - conclude Donati - ogni anno l’attività e la rete relazionale si allarga e amplifica il suo messaggio di inclusività e promozione del benessere psico-fisico di chi si trova in situazioni di difficoltà».