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Delitto Ballestri, Cagnoni vendette 5 immobili al fratello a prezzi irrisori

Romagna | 19 Gennaio 2018 Cronaca nera
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Il 50% della nuda proprieta' di un appartamento con garage a Cortina d'Ampezzo venduto a 30 mila euro. Ed altri 4 immobili venduti ad un prezzo nettamente inferiore al loro valore di mercato. Il 19 gennaio, alla decima udienza del processo a Matteo Cagnoni, accusato dell'omicidio della moglie Giulia Ballestri, il Pm Cristina D'Aniello ha sentito come teste  il luogotenente della finanza ravennate Enrico Negrini che effettuo' controlli sui due rogiti notarili del marzo 2016 con i quali l'imputato si spoglio' di una gran parte dei suoi beni vendendoli o donandoli al fratello. 160mila euro la cifra totale pagata dal fratello dell'imputato, Stefano, per la casa dove Cagnoni viveva con la famiglia in via Giordano Bruno (per la quale Matteo versava un affitto di 250 euro mensili al fratello, neo proprietario), la villa di Marina Romea, un appartamento a Cortina, uno in provincia di Livorno ed uno in via Cattaneo a Ravenna e, infine, l'ambulatorio medico di Matteo Cagnoni. Cinque immobili che, sul mercato, avrebbero fruttato circa un milione e mezzo di euro. Secondo quanto ricostruito dalla Finanza, Cagnoni, sei mesi prima della morte della moglie usci' anche dal fondo comune d'investimento di un milione e duecentomila euro intestato ai genitori e al fratello. Quale poteva essere lo scopo di tale privazione di beni? Voler dare il meno possibile alla moglie dalla quale si stava separando? Infine, Negrini che ha analizzato anche il conto corrente cointestato a Matteo e Giulia, ha rilevato che il padre dell'imputato, versava dai 5 ai 10 mila euro al mese. Bonifici che s'interromperanno il 15 settembre 2016, il giorno prima della morte di Giulia. Il Pm D'Aniello ha poi sentito il tecnico della Scientifica di Bologna Enrico Filippini che ha esaminato le due impronte palmari trovate su un muro e su un frigorifero nello scantinato della villa di via padre Genocchi dove Giulia venne uccisa. Impronte che la Scientifica ha accertato essere di Matteo Cagnoni avendo la destra ben 20 dei 16 punti che servono per attribuire l'impronta ad una specifica persona e la sinistra ben 28.
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