Cesena, caso Golinucci, nuovo appello dei familiari di Cristina: chi ha visto ci contatti
"A partire dalle ultime testimonianze ci sarebbero molte persone che i primi di ottobre del 1992 avrebbero visto quel sacco nero maleodorante abbandonato tra i rovi di un castagneto a Monte Petra. In quel sacco c'era il corpo di Cristina Golinucci? Sono passati 32 anni, la sua mamma ha diritto di sapere la verità. Chiediamo a chiunque fosse lì di contattarci". È il nuovo appello lanciato, tramite l'avvocata Barbara Iannuccelli, dalla famiglia della giovane scomparsa a 21 anni il primo settembre 1992 da Cesena, dove aveva un appuntamento con il proprio padre spirituale al convento dei cappuccini di Ronta. Un caso di omicidio archiviato e riaperto più di dieci volte e per il quale il 26 settembre è fissata un'udienza in tribunale a Forlì.
Nei giorni scorsi l'avvocata Iannuccelli ha ricevuto una telefonata da parte di una donna che le diceva che il proprio padre, anziano ma vivo, in quei giorni era andato a raccogliere asparagi nella zona di Mercato Saraceno dove aveva visto arrivare un'auto guidata da un frate, accompagnato da una giovane ragazza. Il frate si sarebbe tolto la tonaca e avviato mano nella mano nel bosco con la giovane. Inoltre, un amico del padre avrebbe riferito che in quei giorni in quella zona avrebbe trovato due sacchi neri che emanavano un odore sgradevole e che la cosa sarebbe stata segnalata ai carabinieri.