Cesena, autodifesa femminile, 50 donne iscritte alle lezioni delle associazioni «Crisalide» e la «Scacchiera di Onnon»
Un’esperienza condivisa da mamme, figlie, zie, sorelle, amiche che hanno deciso di vivere, insieme, un percorso di consapevolezza e ricostruzione di sè. Si è tenuta, nella serata di lunedì 30, la prima lezione di “Donna in-difesa”, corso gratuito di autodifesa femminile caratterizzato da cinque lezioni, ideato dall’Associazione “Crisalide” di Ravenna insieme all’Istruttore di Krav-Maga, Alessandro Savini, e promosso sul territorio dall’associazione “La Scacchiera di Onnon” e dall’Amministrazione comunale di Cesena.
Quali effetti provoca la violenza a livello fisico ed emotivo? Quali sono i significati dei segnali del corpo? E ancora: quali sono le tecniche di difesa che possono rivelarsi utili per proteggersi in situazioni di pericolo? Il progetto, che si svilupperà fino al 28 ottobre nell’Aula magna della scuola secondaria di 1° grado “Via A. Frank” (via Tito Maccio Plauto 175), è stato pensato per contrastare l’incessante aumento di fenomeni di violenza nella vita di tutti i giorni. Alla prima lezione hanno preso parte le Assessore ai Servizi per le Persone e le Famiglie Carmelina Labruzzo e ai Diritti delle differenze Giorgia Macrelli, la dirigente scolastica della scuola secondaria di primo grado di “Via A. Frank” Laura Liprino, la presidente dell’associazione anti-violenza Crisalide di Ravenna, Antonella Valletta, e la dottoressa Elisabetta Ciracò - Psicologa-Psicoterapeuta.
“La nostra città – commenta l’Assessora Carmelina Labruzzo – è caratterizzata da un forte attivismo associativo e da realtà del terzo settore sempre molto attente ai fenomeni che segnano la nostra comunità e, più in generale, la società odierna. Per questo è necessario integrare ai percorsi educativi già in atto ulteriori azioni con l’obiettivo di sviluppare e diffondere la cultura del rispetto, della legalità ed il contrasto alla violenza di genere. La sinergia venutasi a creare tra ‘Crisalide’, la ‘Scacchiera di Onnon’ e la scuola ‘Plauto’ ci dà modo di credere che istituzioni, terzo settore, ambito scolastico, insieme devono continuare a sviluppare azioni di questo tipo che assicurano una ricaduta importante sul territorio. La prima lezione del corso di ‘Donna in-difesa’ è stata partecipata da 50 donne, dai 10 anni in poi, a fronte di 150 richieste ricevute. È questo un chiaro segno dei tempi che dobbiamo cogliere e analizzare”.
“Siamo grate – prosegue l’Assessora Giorgia Macrelli – alle due associazioni per aver proposto questo percorso che rientra nel programma di iniziative per sensibilizzare la cittadinanza sulle discriminazioni di genere e su come contrastarle attivamente, a partire dall’educazione come impegno collettivo e politico. Nella serata di ieri eravamo in tante, madri e figlie, amiche, sorelle, insieme con i nostri corpi, pronte a riprenderci uno spazio e un tipo di corporeità (quella combattente) che spesso ci viene negata dai costrutti culturali. Durante il corso sarà proprio il corpo ad essere veicolo di un nuovo paradigma di forza, contrapposta a quella oppressiva e violenta di chi esercita potere sull’altro. L’esperienza di questo percorso è partita in seguito alla continua emersione di casi di violenza di genere, che insieme al Centro donna, Centro Antiviolenza e alla Rete Antiviolenza tra Comuni, Prefettura e presidi socio-sanitari affrontiamo a livello strutturale attraverso azioni concrete di supporto e sensibilizzazione a più livelli. Crediamo nell’importanza di fare rete, costruendo quotidianamente una comunità attenta e attiva partendo dal lavoro culturale ed educativo con i giovani e tutta la cittadinanza”.