Cervia, Lista civica Cambia con me: «i dati sui flussi turistici sono discordanti, il sindaco Missiroli faccia chiarezza»
La lista civica "Cambia con me" chiede chiarezza al sindaco Mattia Missiroli rispetto ai dati sui flussi turistici pubblicati di recente e discordanti tra loro.
«E’ acclarato che alcune località della nostra città abbiano pagato un prezzo molto
alto in termini di presenze e volume di affari- scrivono in una nota-. Crediamo sia necessaria una maggior specificità dei dati comunicati per poter effettuare valutazioni corrette e specifiche, al fine di migliorare la nostra offerta turistica. In un comunicato, il sindaco ha dipinto un quadro a sole tinte chiare quando la realtà dei fatti è molto diversa. Al termine della stagione altre attività cervesi del centro chiuderanno i battenti. Solo sul viale Roma saranno quattro le vetrine a spegnere le luci, senza nessuna foto o tagli di nastro. Una china che località del nostro territorio, come Tagliata e Pinarella, conoscono da tempo, con vie completamente spente in piena estate. Milano Marittima dal canto suo ha vissuto una stagione estiva completamente da dimenticare, con problemi di ordine pubblico evidenti, residenti e turisti inferociti all'interno di un quadro di degrado sociale che ne ha stravolto i tratti storici di eleganza e glamour».Su quei dati turistici e sociali dunque, la lista civica "Cambia con me" ha inoltrato un'interpellanza al Sindaco, quale detentore della delega al turismo, per entrare maggiormente nel dettaglio di numeri che non possono essere letti senza essere contestualizzati nella nostra città.
«È opportuno fare luce sui pernottamenti medi, sulla provenienza dei turisti che visitano la nostra città e metterli a raffronto con realtà vicine a noi che hanno dimensioni molto più ridotte e capacità alberghiere di gran lunga inferiori. La qualità dei numeri è un parametro chiave per comprendere lo stato di salute della nostra offerta. Durante il consiglio comunale di luglio infatti, è stato votato un ordine del giorno all'unanimità che non parlava soltanto di sicurezza a Milano Marittima, ma prendeva impegni precisi per discutere del nostro modello turistico di città, della nostra offerta e che cosa questa città voglia scegliere per il proprio futuro dopo anni di eccessi e pericolose chine di lassismo. Attendiamo ancora la convocazione di un tavolo operativo e politico, al netto dei proclami e delle promesse fatte»