Calcio D, il Ravenna è inarrestabile ma capitan Rrapaj è prudente: «La strada è ancora lunga»
Sempre più forte e sempre più in alto. Ora, davanti al Ravenna, è rimasta solo una squadra, quel Tau Altopascio che sta ancora «vivendo di rendita» grazie a una partenza sprint, ma che ha decisamente rallentato nelle ultime settimane. A cambiare completamente passo è stato invece il Ravenna di Marco Marchionni. Con il nuovo allenatore i giallorossi sono inarrestabili: 4 partite, 4 vittorie, 12 gol fatti, 1 gol incassato. Le ultime due reti, realizzate dal capocannoniere Manuzzi e da capitan Rrapaj, hanno permesso ai bizantini di vincere il derby contro il Forlì davanti a 4.200 spettatori e di operare il sorpasso in classifica, in attesa della gara di domenica sul campo del Corticella.
Rrapaj, contro il Forlì è stata la vittoria più pesante del campionato?
«Sì, è stata una vittoria molto importante per tanti motivi. Era un derby, uno scontro diretto e c’era lo stadio pieno. Diciamo che è stato il successo più pesante di questa stagione».
Cosa è cambiato dal punto di vista tattico e delle richieste in campo con l’arrivo di Marchionni?
«Come modulo non è cambiato assolutamente nulla, visto che giochiamo sempre con il 3-5-2. Sono cambiate alcune indicazioni, perché il nuovo allenatore vuole alcune cose diverse rispetto a quello che si faceva prima. Per ora tutte le sue idee stanno funzionando e noi siamo contenti».
Davanti a voi, in classifica, adesso c’è solo il Tau Altopascio, ormai sempre più vicino: è la vera concorrente o risaliranno altre squadre?
«Prima non guardavo tanto la classifica, anche pensando all’anno scorso, perchè il campionato è lungo e manca ancora tanto. A maggior ragione non ci guardo adesso, perché non ha senso a novembre. Di sicuro il Tau ha sfruttato un grandissimo inizio di stagione, ma penso che Pistoiese e Forlì resteranno in alto fino alla fine. Poi non dobbiamo sottovalutare il Lentigione e non dobbiamo dimenticare il Piacenza, che può risalire. Ci saranno 5-6 squadre che arriveranno fino in fondo e che proveranno, assieme a noi, a vincere questo campionato».
Tornando a sabato scorso, cosa significa vincere un derby davanti a più di 4.000 spettatori?
«Al Benelli c’era una cornice di pubblico quantomeno da Serie C. E’ stata una gara a livello emotivo bellissima, stadio e tifosi sono stati l’arma in più di sabato sera, un vero e proprio spettacolo. Vincere 2-0, segnando sempre sotto la curva, ha creato ancora più entusiasmo e sono sicuro che sia noi che loro continueremo a cavalcare l’onda».
Da leader del gruppo, quali sono le similitudini e le differenze con il Ravenna di un anno fa?
«Parliamo di due gruppi molto diversi. Anno scorso il gruppo venne assemblato per disputare innanzitutto un campionato tranquillo e senza alcuna pressione, poi sono esplosi tutti, soprattutto i giovani, e hanno dimostrato di essere forti e di meritare la C. Quest’anno, fin dall’inizio, c’è un gruppo forte e già pronto per provare a vincere la D. Tutti ci aspettano al varco e noi non ci vogliamo nascondere. L’unica similitudine è che anche oggi, come un anno fa, c’è un gruppo molto unito e sano che vuole vincere».