Calcio D, il Ravenna e gli scontri diretti: contro il Piacenza per svoltare
Il brodino caldo consumato a Imola ha permesso al Ravenna di allontanare i nuvoloni grigi che si erano addensati sulla panchina di Mauro Antonioli, che al Galli ha presentato una versione estremamente pratica della sua squadra: zero fronzoli, un tiro in porta, tre punti. Naturalmente, per continuare la scalata verso la cima della classifica e per vincere il campionato, questo è un fatturato insufficiente. Ma intanto il Ravenna ha dimostrato di essere vivo dopo la sdentata presa la domenica prima contro il Sasso Marconi. Ora, dopo aver battuto l’Imolese, viene il bello. Il mirino del Ravenna è puntato sul derby del Benelli contro il Forlì, in programma alla giornata numero 11, una sfida che porterà tantissimi tifosi allo stadio per la forte rivalità con i Galletti e anche per l’importanza della partita, visto che la prima squadra da mettere nel mirino è proprio quella biancorossa, seconda a +4 rispetto ai giallorossi. Ma prima ci saranno altre 4 sfide, tra cui un altro scontro diretto fondamentale da giocare, in programma domenica al Benelli, quando arriverà il Piacenza, una delle favorite. E proprio il peso degli scontri diretti sarà fondamentale.
BOCCIATO
Al momento il Ravenna ha perso tre partite, ma due di queste sconfitte sono arrivate contro squadre che stanno sopra a Rrapaj e compagni in classifica: il Sasso Marconi e soprattutto la Pistoiese, altra big che punta in alto. Se il successo del Galli ha permesso di avvicinare l’Imolese, che non sembra affatto una squadra in grado di aspirare ai primi posti, la distanza dalla vetta resta invariata perché il Tau Altopascio continua a vincere. Pensare che i toscani possano chiudere il campionato davanti a tutti sembra difficile, quindi meglio concentrarsi su tre squadre: Pistoiese, Piacenza e Forlì.
ALTI E BASSI
La prossima avversaria del Ravenna viene da un roboante 4-0 contro il Prato, la miglior medicina possibile per cancellare il deludente 0-0 sul campo del fanalino Progresso che era costato la panchina a Rossini. Al suo posto è arrivato Carmine Parlato, un allenatore che ha già vinto la D in passato non una, ma addirittura cinque volte su cinque panchine diverse: Rovigo, Pordenone, Padova, Rieti e Trento. Dalle parti del Garilli cercherà il sesto sigillo, forte di una rosa di primissimo livello, che ha inaugurato il campionato con una sconfitta alla prima giornata proprio come il Ravenna. Poi il Piacenza ha battuto Corticella e Fiorenzuola, ma ha di nuovo rallentato pareggiando contro Lentigione e Progresso, prima di rilanciarsi contro il Prato. Dopo le prime 6 giornate, il Piacenza ha segnato 9 gol, cioè uno in più del Ravenna, ma è soprattutto il rendimento della difesa a fare la differenza con appena 3 gol incassati e 4 gare chiuse con la porta inviolata. Solo il Lentigione (2) ha preso meno gol del Piacenza, che domenica sarà seguito al Benelli da tanti tifosi.
CONCORRENZA
E le altre? Il Forlì è la squadra che sta meglio di tutti tra le favorite. Nelle ultime cinque giornate, cioè dopo il deludente pareggio al debutto contro la Sammaurese, ha vinto 4 partite e perso solo nello scontro diretto contro la capolista. Più o meno simile il passo tenuto dalla Pistoiese: una sola sconfitta anche per gli arancioni (1-2 contro la Vis Cittadella) e un paio di vittorie fondamentali contro il Ravenna e domenica scorsa (al 96’) contro il Tuttocuoio. Escludendo il Tau, nessuna squadra sta volando davanti e questo è il segnale migliore per il Ravenna, che ha tutto il tempo di rientrare. A patto di cominciare a vincere gli scontri diretti.