Calcio D, Dossena chiama tutti all'attacco: «Ravenna, devi dominare il gioco»

Sandro Camerani
Il futuro del Ravenna si chiama Andrea Dossena. Anzi, dal 3 agosto prossimo potremo parlare pure di presente, visto che quella è la data fissata per il raduno e quindi per il primo allenamento agli ordini dell’ex terzino di Napoli e Liverpool, tra le altre, ed ex allenatore del Crema. Ai suoi ordini si ritroverà un Ravenna rinnovato rispetto all’ultimo campionato, dal mercato per ora sono usciti solo i nomi dell’esperto bomber Marco Guidone e del giovane centrocampista nigeriano Adamo Haruna. Ma, ha assicurato il direttore tecnico Grammatica, a questi due ex giocatori del Siena si aggiungeranno a breve altri nomi, incluso un portiere che sarà Under. Grammatica, in sede di presentazione di Dossena, ha detto di essere stato convinto in questa scelta dal lavoro fatto dal nuovo allenatore giallorosso a Crema e dal suo 4-3-3 dinamico e di grande corsa.

ALL’ATTACCO
Per quanto riguarda invece lo stesso Dossena, la sua auto-presentazione è stata piuttosto chiara e decisa: «Sono un tecnico al quale non piacciono i tatticismi, sto male quando il pallone ce l’hanno gli altri. Voglio un Ravenna che imponga il suo gioco, se gli avversari saranno più forti gli faremo i complimenti e lavoreremo ancora più duramente la settimana dopo. In questa categoria tutti hanno voglia di lavorare ed emergere, hanno fame e io pure. Dominare il gioco è la caratteristica che voglio imporre alla mia squadra. Sto costruendo la squadra tassello per tassello con il direttore, gli under sono una priorità e vorrò anche valorizzare il settore giovanile del Ravenna che ha lavorato bene di recente, quindi aggregheremo diversi ragazzi.  Gli over, invece, dovranno considerare una opportunità giocare nel Ravenna. Posso anche dire che non vorrò sentire alibi dai miei giocatori, il risultato andrà cercato in ogni condizione». 

UNDER E SENIOR
Attraverso una rosa che sarà quasi equamente composta da under e da giocatori invece più esperti: «Penso ad una rosa che potrebbe essere formata all’incirca da 22/23 elementi, la metà dei quali under. Scegliere Ravenna per me non è stato difficile, so che la città è amareggiata dalle due retrocessioni ma vedo comunque la società pronta a fare il meglio. Rispetto ai gironi che ho frequentato con il Crema, credo che il girone D abbia una forbice più stretta, qui squadre molto ambiziose hanno rischiato i playout. A Crema sono stato confermato anche grazie ai giocatori, che inizialmente non mi avevano capito del tutto, ma poi si sono inseriti alla grande nel progetto. Io cerco di dare consigli ogni giorno, senza parlare della mia carriera da calciatore. Siamo stati primi in classifica, ma era una forzatura per il nostro potenziale, alla fine comunque siamo stati bravi a centrare i playoff. A febbraio ero già d’accordo con il Crema ed avevo respinto quindi qualche offerta, quando è arrivata la chiamata di Grammatica però il presidente stesso mi ha detto che meritavo una società più ambiziosa.  Come il Ravenna,  appunto».