Cagnoni, la corte gli nega ancora i domiciliari
Nonostante il 2 marzo l'udienza del processo che vede Matteo Cagnoni accusato dell'omicidio della moglie Giulia Ballestri, sia stata rinviata causa neve, la corte si è riunita per decidere in merito alla nuova richiesta dei domiciliari avanzata dall'imputato nell'ultima udienza. La richiesta è stata rigettata e Cagnoni resterà, dunque, in carcere. La corte, presieduta dal giudice Corrado Schiaretti ha ritenuto che, dall'ultima richiesta dei domiciliari, avvenuta lo scorso 22 dicembre, sia trascorso troppo poco per pensare che l'atteggiamento dell'imputato che, più volte, era stato ripreso in aula per non essere stato in grado di trattenersi e per aver fatto commenti ad alta voce su quanto veniva riferito dai testi, sia cambiato. L'uomo che continua a proclamarsi innocente ha anche apostrofato la suocera chiamandola "vacca" mentre testimoniava in aula e, come ha sottolineato il legale della famiglia Ballestri, Giovanni Scudellari, non si è ancora scusato.
Il processo riprenderà il prossimo 9 marzo e verranno snetiti 8 testi del pm Cristina d'Aniello.