Brisighella, il sindaco Pederzoli: «Viabilità, decoro urbano, turismo e cultura le priorità»

Riccardo Isola - L’unico comune gestito da un’amministrazione di centrodestra guarda al 2020 con un occhio all’ordinaria quotidianità e con l’altro alla non sempre semplice relazione esistente con i cinque altri comuni dell’Unione della Romagna faentina. Una situazione, questa che non preoccupa il primo cittadino brisighellese Massimiliano Pederzoli visto che  i cittadini «ci hanno premiato nel 2019 proprio per la nostra serena e trasparente visione delle cose. Chi ha governato prima di me ha palesemente e ampiamente dimostrato di non essere stato in grado di soddisfare le esigenze, le richieste e le preoccupazioni concrete e quotidiane dei cittadini».
Al di là della polemica nei confronti di chi l’ha preceduta, che le urne hanno palesemente bocciato, iniziamo subito a capire qual è il vostro rapporto con l’Unione?
«Siamo concreti e pragmatici. Noi non siamo a priori contro l’Unione ma siamo realisti e chiediamo che le promesse fatte, efficientamento della macchina burocratica e amministrativa e soprattutto il risparmio, per i cittadini, ci siano. Di parole ne abbiamo sentitie troppe. Noi siamo qui per costruire non per disfare. L’Unione di per sé non è sbagliata ma all’oggi trovo solo colli di bottiglia e questi non ci stanno bene. Sono i cittadini al centro dell’azione e non gli equilibri di potere e forza tra amministrazioni e amministratori».
Per il 2020 quali le priorità di mandato?
«Viabilità, irrigazione per le imprese agricole che hanno sempre più bisogno, arredo urbano, teatro Pedrini, un nuovo e più adeguato programma di eventi turistico-culturali sono le linee guida di quest’anno. Azioni che non potranno trovare risoluzione immediata, ma siamo al lavoro per ricercare risorse e interventi capaci di chiudere alcune importanti partite».
Quali?
«In primis il rifacimento, già dal prossimo mese di marzo, dei 2,5 km della strada di Monte Romano, la messa in sicurezza delle innumerevoli frane disseminate nel territorio come quella a Boesian, via Siepi, Montecchio e Pideura solo per fare qualche esempio. Per questo capitolo investiremo circa 150 mila euro. Siamo molto attivi anche sul versante dell’efficientamento energetico con un progetto di ampliamento e cambiamento per l’illuminazione pubblica. Inizieremo con l’installazione di nuovi punti luce a Monte Romano e San Cassiano, e cercheremo la possibilità di trovare un’Esco capace di progettare assieme il cambiamento totale e soprattutto l’omogenizzazione dei punti luce del paese e delle zone vicine. Interverremo poi sull’arredo lungo via Maglioni.  Infine dopo 50 anni, grazie a un co finanziamento tra regione (75 mila euro) e Comune (25 mila euro) il campo sportivo avrà finalmente l’impianto di illuminazione. Infine abbiamo presentato al Ministero una richiesta di finanziamento di circa 2 milioni di euro per effettuare lavori nel Municipio (900 mila euro), ponte di Ceparano (400 mila euro) e altri interventi nel forese».
La questione terme?
«Purtroppo non dipende da noi e soprattutto è un problema che viene da lontano e che non è stato affrontato efficacemente nel corso degli anni. Siamo amareggiati per come si è sviluppata la questione e stiamo aspettando di capire come la partita in seno alla proprietà si svilupperà. Di più per ora è difficile poter dire qualcosa di più».
Una riflessione politica. La Lega e il centro destra a Brisighella vince e ha vinto non solo alle comunali ma anche alle recenti regionali. Qual è il suo commento?
«Abbiamo dato un segnale di discontinuità rispetto al passato e i brisighellesi ci hanno premiato e hanno capito. I risultati piano piano arrivano e rispetto a chi ci ha preceduto guardiamo ai bisogni dei cittadini e non a questioni di equilibrismo politico. Per questo il segnale di cambiamento è stato tradotto in una duplice vittoria. Qualcuno, credo, avrà imparato la lezione».