Body Building, l'ultima impresa del faentino Masolo: «Andare al Masters Olympia è il sogno che diventa realtà»
Tomaso Palli
Circa 170mila followers su TikTok, quasi 140mila su Instagram, oltre 194mila iscritti su Youtube e più di 20 milioni di visualizzazioni medie al mese. Sono questi i numeri social di Aldo Masolo, bodybuilder faentino nonché influencer nel mondo nel fitness. Ma il classe 1975, che a fine novembre compirà 49 anni, non è solo foto e video, ma un atleta di altissimo livello, serio e scrupoloso che, a inizio settembre, ha coronato il sogno di una vita: vincendo la categoria Ifbb Pro Masters Classic Physique al Heart of Texas di Dallas, si è assicurato la qualificazione al celebre Masters Olympia, il Mr. Olympia dedicato agli over 40, che si terrà a Tokyo il 22 e 23 agosto 2025.
Masolo, che emozione è stata?
«Il sogno della mia vita. Ho iniziato a gareggiare molto tardi, avevo 40 anni, e mai avrei pensato di raggiungere questo traguardo. Il 28 febbraio 2023 ho aperto i miei canali social con due obiettivi: il primo era di mostrare il percorso per arrivare al Masters Olympia e il secondo era di avvicinare più persone possibili al mondo del fitness. Poche settimane dopo quella data, mi sono rotto il tricipite, ho rimandato il tentativo al 2024. Quest’anno sono riuscito a prepararmi e ci sono riuscito».
Cosa le dà, oggi, quella data cerchiata sul calendario?
«È uno stimolo continuo, ogni giorno e ogni allenamento. Se prima volevo solo qualificarmi, oggi voglio andare al Masters Olympia e fare la miglior figura possibile. Se si ha un obiettivo, in qualunque campo della vita, con volontà, disciplina e voglia di fare lo si può raggiungere».
Quando ha iniziato ad allenarsi?
«A 18 anni, ma senza voler ambire a competizioni. Dieta e allenamento sono parte integrante della mia vita da tempo. Dopo un breve stop, ho ripreso affidandomi a un preparatore che mi ha messo sul tavolo l’ipotesi di fare gare. A 39 anni la prima volta e da lì sono cresciuto di peso, una cosa che utilizzo molto sui miei social».
In che senso?
«Dai 40 ai 45 anni ho messo 22 kg di muscoli. Se vuoi crescere, indipendentemente dall’obiettivo, lo si può fare anche da maturi e non è mai tardi! Noi sia l’agonismo, l’estremismo e non dobbiamo diventare l’esempio, ci tengo a dirlo, ma mi riferisco al 98% delle persone, chi va in palestra col solo obiettivo di stare meglio».
Parliamo di famiglia. Quanto è stata importante?
«A mia moglie e a mia figlia devo tutto. Non hanno mai amato questa cosa, a loro non piace il bodybuilding e sanno che non è così tanto salutare. Ma non mi hanno mai impedito di farlo».
Come sarà l’avvicinamento al Masters Olympia?
«Allenamento con la testa. Poi determinate fasi che ancora non conosco. A livello agonistico sono totalmente nelle mani del mio coach, l’austriaco Stefan Kienzl. Vorrei sapere ma non faccio troppe domande perché mi fido di lui, uno dei migliori allenatori al mondo».