Basket B Nazionale, un derby speciale per Casoni a Latina: «Ritrovo Giancarli, che bella sfida per Ravenna»
Agostino Galegati
L’OraSì non sta vivendo il proprio periodo migliore, anzi. Dopo un mese di ottobre brillante, con quattro vittorie e due sconfitte, il mese di novembre è cominciato con tre sconfitte in una settimana (mentre il giornale è in stampa si è disputato anche l’undicesimo turno in cui Ravenna ha ospitato la vecchia conoscenza al piano di sopra della Virtus Roma) e di queste tre sconfitte ben due sono venute in casa, con Rieti e Jesi, entrambe con un denominatore in comune, essere partiti con un passivo di 11 punti nel primo quarto, senza essere riusciti a trovare i punti per rimontare completamente e poi piazzare la zampata sul filo di lana. Tutto questo con rotazioni che hanno visto sempre più ai margini lo straniero giallorosso, la guardia ucraina Illya Tyrtyshnyk, quattro minuti appena contro i marchigiani e che viene dato sempre più lontano da Ravenna nelle prossime settimane se non prossimi giorni addirittura e con il possibile inserimento di un volto nuovo di esperienza, ai posteri l’ardua sentenza. Assieme a Flavio Gay, Riccardo Crespi e Kevin Brigato il quarto pezzo pregiato di esperienza del mercato estivo giallorosso è sicuramente Federico Casoni, ala forte classe 1997, finora punto di riferimento costante ed elemento inamovibile o quasi nello scacchiere pensato dal tecnico Andrea Gabrielli. Anche domenica contro Jesi la sua presenza in area, il suo senso della posizione gli hanno fatto catturare 13 rimbalzo che hanno contribuito al suo 18 di valutazione contro gli esperti marchigiani.
Casoni, un suo giudizio sul cammino attuale ed eventuali spiegazioni sugli alti e bassi?
«Il cammino è stato positivo. Non dimentichiamo che il gruppo allestito è per la maggior parte nuovo, giovane e quindi tutto da creare sia a livello di amalgama e conoscenza reciproca che a livello tecnico per trovare i giusti automatismi che rispondano a quello che ci chiede il nostro allenatore. E’ vero, abbiamo subito qualche sconfitta, ma ce la siamo sempre giocata contro tutti, anche domenica contro un’avversaria allestita con giocatori di ampia esperienza, abituati a disputare campionati di vertice anche al piano di sopra e in cui il più giovane aveva l’età mia o di Crespi. Una squadra come la nostra deve sempre partire dalla difesa in modo tale da assumere fiducia andare poi in attacco con la mente più libera possibile. Non è pensabile accendersi solo quando si fa canestro, dobbiamo partire dall’aiuto reciproco nella nostra metà campo e poi è consequenziale fare qualcosa di importante in quella offensiva».
Sta vivendo emozioni particolari per essere uno dei giocatori più esperti della squadra, nonostante i suoi appena 27 anni, in un gruppo giovane?
«Emozione sì perché comunque per la prima volta mi trovo ad essere il senior con più esperienza ma dopotutto siamo tutti piuttosto vicini come età, praticamente coetanei e questo è sicuramente un vantaggio per plasmare la compattezza di squadra».
Domenica sarete a Latina, emozioni particolari per un personale derby laziale? Che partita sarà?
«Tra Roma e Latina non ci sono rivalità particolari a livello di stracittadine, ma per me ha un sapore particolare perché incontrerò per la prima volta da avversario Marco Giancarli (play titolare della Benacquista, ndr). Lui è stato il mio capitano alla Fabo Herons Montecatini quando abbiamo vinto il campionato, è stato un anno e mezzo molto bello con lui e sarà bello ritrovarlo. Latina è in difficoltà ma non sarà facile, le chiavi saranno la nostra difesa e la nostra capacità di imporre il nostro ritmo».