Basket B Nazionale, domenica c'è Blacks Faenza-Andrea Costa Imola: una rivalità recente e una striscia che Faenza vuole allungare

Romagna | 15 Novembre 2024 Sport
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Valerio Roila
La rivalità è giocoforza recente, non per questo meno sentita. E non servono trattati di sociologia o di antropologia per spiegare la tensione nei confronti tra due comunità confinanti, seppure solo di sport si tratti e nell’arena scendano spesso atleti che, per quanto si possano identificare nella maglia e nel luogo che la rappresentano, provengono pur sempre da posti diversi. Di derby si dovrebbe parlare solo in coincidenza di stracittadine, ma in Italia il concetto territoriale tende ad allargarsi quando si sfidano centri di dimensioni non troppo estese, e non sfugge al clichet «derbistico» la sfida tra Raggisolaris Faenza ed Andrea Costa Imola. Una rappresenta la novità ormai consolidata, la giovane rampante che ambisce al ruolo di principessa cestistica della Romagna, l’altra la nobile storica più avvezza a frequentazioni di corte, ora parzialmente meno in vista di un tempo, ma pur sempre dignitosa ed orgogliosa. Si sono affrontate per la prima volta nella Supercoppa 2020, e da allora in poi sempre in campionato, con vicende inerziali: nei primi quattro appuntamenti solo vittorie imolesi, dal 2022 in poi solo successi faentini, che ora conducono 5-4. Al PalaCattani andrà in scena un derby di alta classifica, tra due squadre in lotta per un posto al sole nei play-off. Ecco i duelli sul parquet.

FRAGONARA-SANGUINETTI
Se l’esperienza è un fattore, Imola ha un vantaggio da questa sfida. La carriera del trentaquattrenne play toscano (ma bolognese di adozione) parla a suo favore: un regista quasi d’altri tempi, che ama far girare la squadra e mettere pressione in difesa, ma non disdegna giocare da guardia e concludere dall’arco. Un severo banco di prova per il classe 2004 novarese, che non gli è dissimile nelle caratteristiche, e dovrà provare a giocare la carta della maggior freschezza atletica per vincere il confronto.

CALBINI-KLANJSCEK
La guardia slovena dell’Andrea Costa, che può ruotare nei tre ruoli esterni, è sicuramente uno dei giocatori più impattanti del campionato. Classe 1999, cresciuto nelle università americane di Houston Christian e Oklahoma, ha un bagaglio offensivo completo e sa mettere a ferro e fuoco le difese sia in penetrazione che dalla distanza. Compito di Calbini sarà cercare di sfiancarlo dall’altro lato del campo, provando ad attaccarlo sui recuperi nei cambi di lato ed in situazioni di uno contro uno.

CAVALLERO-TONIATO
Due modi diversi di concepire il ruolo. Sono entrambi atletici e talentuosi, ma mentre l’argentino è un peso leggero che predilige punzecchiare dall’arco o leggere le situazioni difensive per imbucarsi con destrezza, l’ex ruvese (più basso ma più muscolare) è elemento esplosivo che può farsi spazio in area a spallate, riuscendo meglio ad assorbire i colpi. La maggior efficacia dipenderà dall’adeguamento delle difese ai due modus vivendi.

POLETTI-CHIAPPELLI
Con decenni di campionati alle spalle a testa, le due ali grandi giocheranno una sfida anche a livello nervoso, trattandosi di due giocatori istintivi e di carattere. Poletti proverà a far valere le sue giocate sul piede perno e la sua visione di gioco per gli scarichi sul perimetro, Chiappelli cercherà di sorprendere il rivale coi suoi balzi a livello del ferro ed a rimbalzo offensivo.

POGGI-FILIPPINI
La dinamicità e la sagacia nella ruvidità dei contatti del neroverde si troverà a confronto con la rocciosa protezione del ferro e l’intimidazione a sconsigliare penetrazioni in area dell’ex di turno. Entrambi sono capaci di portare l’avversario lontano dal ferro e concludere dall’arco, ma sarà soprattutto una lotta di posizione in area.

LE PANCHINE
Il carisma, i cambi di ritmo e la gestione palla del neroverde Vico saranno fronteggiati nella «second unit» dalle capacità realizzative dei giovani Restelli e Fazzi. Sotto canestro ci sarà modo di vedere all’opera il confronto tra il faentino Dincic e l’imolese Martini: il primo ha maggior raggio d’azione ma i centimetri del secondo potranno metterlo in ambasce. Meno spazio avranno Zangheri e Fea, che dovranno sfruttare i minuti a loro disposizione per mettere i loro mattoncini.
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