Basket A2, garanzia Cinciarini e sorpresa Simioni, ma l'OraSì deve ancora valutare gli Usa

Romagna | 02 Ottobre 2020 Sport
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Stefano Pece
«Sto cercando di costruire una mentalità e quella si ottiene soltanto giocando». Con queste parole Massimo Cancellieri ha sottolineato e soprattutto archiviato le prestazioni dei suoi dopo le prime amichevoli, che hanno visto Ravenna vincere largamente su Rimini (81-58) e perdere di misura con Mantova (66-69). Il tecnico parla di aggressività difensiva e personalità nella gestione della palla e delle marcature, aspetti sui quali ci sono certamente più luci che ombre, ma sui quali il lavoro da fare è ancora molto. Va però sottolineato che Chiumenti non ha ancora giocato un minuto di partita a causa del mal di schiena e che, con Mantova, l’altro confermato Venuto ha calcato il parquet per qualche minuto solo per onor di firma. Situazioni queste che hanno obbligato il tecnico a spremere gli uomini che aveva. Ma che dall’altro lato hanno messo in evidenza il buon momento di Denegri e Simioni. Il primo si è mosso con buona personalità in regia. Ha sempre avuto in mano le chiavi del gioco e ha saputo orchestrare la manovra in maniera discreta. Vero, qualche passaggio è finito in tribuna e alcune palle perse a metà campo (con Mantova) hanno fatto infuriare Cancellieri, ma il potenziale c’è. L’altra buona notizia viene da Simioni, praticamente l’unico centro di ruolo in questo momento, che è stato sempre efficace a rimbalzo e nella lotta corpo a corpo con i lunghi avversari. Oltre ad avere centrato in entrambe le occasioni la doppia cifra, ha mostrato energia nei blocchi e attitudine difensiva. Forse il più positivo della truppa, se si esclude Cinciarini.
Il veterano è già apparso in condizione e ha mostrato subito di essere in grado di gestirsi con personalità. Senza forzare ha mostrato le proprie doti offensive e ha saputo mettere alla berlina i propri marcatori, costringendoli spesso al fallo. Da sesto uomo, quale dovrebbe essere in questa stagione, è un lusso per la categoria.
Il quintetto titolare infatti, dovrebbe comprendere Denegri, Oxilia, Simioni e i due americani. Partendo da questi ultimi, Givens sembra più a proprio agio del compagno nell’organico giallorosso. Con Mantova si è fatto spesso apprezzare per i raddoppi difensivi e l’aiuto ai compagni, ma anche per la presenza a rimbalzo e la capacità di essere sempre al centro dell’azione. Forse gli è mancata un po’ di continuità, ma ha mostrato di essere in grado di interpretare davvero tanti ruoli, alternandosi con Denegri anche nel ruolo di play.
James possiede doti atletiche eccezionali che ha mostrato solo in parte, ma è anche più timido del connazionale nell’inserirsi nei giochi. Ancora un po’ avulso dalla manovra, sembra nascondere un grande potenziale.
Maspero, infine, è un elemento che potrà rivelarsi molto utile in questa stagione. Non ha ancora assimilato tutti i movimenti giusti, ma si è speso in aiuto ai compagni, sia nel gioco sul perimetro che vicino a canestro. I giovani hanno mostrato buona volontà e voglia di mettersi in luce, con Guidi che è andato anche a segno in entrambe le occasioni. Senza voto Chiumenti e Venuto, entrambi acciaccati dalle fatiche della preparazione atletica.
Cancellieri ha specificato che per il momento la fase di attacco è ancora ad uno stadio embrionale e ciò che gli preme di più è inculcare la mentalità aggressiva in difesa, pertanto la fatica nel tiro da 3 punti e nell’aprire il gioco per costruire tiri facili, può essere considerata fisiologica del momento. Tuttavia ha anche sottolineato che una rottura prolungata come i 29 punti incassati con Mantova nel secondo quarto non sono accettabili.
C’è ancora margine di miglioramento e il tecnico teramano non si mostra affatto preoccupato. Ci saranno infatti altre amichevoli per affinare l’intesa da qui al 10 ottobre, quando l’OraSì debutterà in Supercoppa con Forlì.
Intanto la società ha individuato il successore di Bulleri come secondo di «Canc». Si tratta di Bruno Savignani, tecnico brasiliano di 37 anni che ha avuto esperienze in patria a Brasilia e al Corinthias, ma soprattutto ha fatto parte dello staff della Nazionale carioca ai Mondiali 2019.
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