Bagnacavallo, strangolo' la moglie: il pm chiede l'ergastolo
Battute finali per il processo a carico del 39enne Riccardo Pondi che, la notte del 18 dicembre 2019 ha strangolato la moglie 31enne Elisa Bravi
al culmine di una lite. All'udienza del 5 luglio, al termine della sua requisitoria, il pm ha chiesto la condanna all"ergastolo. Dopo le parti civili sara' la volta dell'arringa della difesa poi la corte si ritirera' in camera di consiglio. La sentenza e' attesa al massimo per mercoledi 7 luglio.La famiglia della vittima e alcune associazioni ravennati si sono costituite parte civile e Pondi, non potendo beneficiare del rito abbreviato che gli sconterebbe di un terzo la pena rischia l'ergastolo. Questo per la nuova legge Codice Rosso per le vittime di femminicidio.La coppia stava attraversando una crisi matrimoniale e da due mesi era seguita da un consulente. Secondo quanto riferito dal marito agli inquirenti, il desiderio di entrambi era di andare avanti insieme e di tornare ad essere felici.
Da un anno si erano trasferiti nella nuova casa di via Aguta a Glorie, una villetta in campagna dove vivevano con le figlie di 3 e 6 anni. La notte dell'omicidio Pondi si era alzato più volte, in preda all'ansia, sia per controllare che la porta d'ingresso fosse chiusa che le due figlie, a letto nella loro cameretta, stessero bene. Forse Elisa gli ha chiesto qualcosa di quel continuo alzarsi, sta di fatto che ne è nata una collutazione e l'uomo l'ha afferrata alla gola e l'ha uccisa. Accortosi che la moglie non respirava più ha chiamato i sanitari del 118 e i carabinieri poi provato a rianimarla in attesa dell'arrivo dei soccorsi, ma senza alcun esito. Interrogato dai carabinieri di Lugo ha ammesso le sue responsabilità ed è stato arrestato per omicidio volontario aggravato. Le due bimbe che, svegliatesi per il rumore, fortunatamente pare che non si siano accorte di quanto accaduto, sono state affidate ai nonni e ai servizi sociali.