Presidente Campri, il bilancio 2017 è stata chiuso positivamente, quali gli obiettivi principali per il 2018? L'export diventerà più rilevante?
«I segnali e gli indicatori ci dicono che il 2018 è ancora un anno congiunturalmente molto difficile in quanto la crescita interna è bassa e le proiezione consumi sono tendenzialmente piatte, noi però ci aspettiamo ancora un'ulteriore crescita in fatturato e in volumi sia nell' alimentare che nella detergenza. L'export nel 2017 ci ha riservato delle belle soddisfazioni in particolare con prodotti tipici del Natale e delle feste e nel 2018 contiamo anche grazie ad un ufficio strutturato con un export manager di aumentare ancora i volumi dei ns prodotti, anche della divisione detergenza, venduti nei paesi della Comunità Europea».
Quali le sfide della divisione Detergenza? Punterete anche su nuovi progetti?
«I nostri prodotti Green stanno riscuotendo un grande successo sul mercato, prodotti che noi conosciamo molto bene in quanto abbiamo aderito alla normativa Ecolabel ( il marchio di qualità ecologica dell'Unione Europea ) da decenni. La continua ricerca sui detergenti non è terminata e i nuovi prodotti che stiamo proponendo sul mercato con sempre più valore aggiunto e facilità d' uso per i consumatori cambiano continuamente lo scenario e saranno anche nei prossimi anni i progetti vincenti».
Per la divisione alimentare, come sta cambiando il gusto dei consumatori? Diversificherete ancora i vostri prodotti? Biologico e integrale sono sempre più importanti?
«La creazione e il lancio di prodotti alimentari che vanno verso i nuovi gusti e le diverse esigenze dei consumatori è nel nostro dna, i nostri prodotti biologici ed integrali già oggi riscuotono un buon successo di mercato i prodotti che utilizzano materie prime a filiera corta (farine zuccheri, uova) registrano delle crescite impensabili nei prodotti tradizionali. I nostri investimenti in corso ci permetteranno di avere 4.000 mq di aree dedicate a questi prodotti, ai senza latte, senza glutine e prodotti salutistici sono proprio indirizzati a sviluppare questi mercati»
E positiva per voi la sentenza dell'Ue sulla piadina romagnola? Perchè?
«La sentenza ha ribadito che il marchio Igp Piadina romagnola riconosce il valore del prodotto legato al territorio e quindi per noi ha il doppio valore sia di rafforzare la validità del consorzio, del quale siamo partner fondatori, che la tipicità del prodotto. Questi elementi sono alla base e la garanzia di tutti i prodotti a indicazione geografica protetta».
Cresce il welfare aziendale in Deco? E il vostro impegno sul territorio?
«Il coinvolgimento dei soci e dei lavoratori nelle attività di tutti i giorni è per noi una normalità, nel corso del 2017 abbiamo coinvolto più di 1.000 soci e lavoratori in riunioni e incontri tesi a parlarci, a capire bene le esigenze di tutti e a condividere le scelte più importanti. Il welfare aziendale che è collegato a questo modo di gestione ormai da anni non è più un costo ma uno strumento per mantenere l' eccellenza nei rapporti verso l' interno e verso l'esterno. Inoltre il nostro supporto non va solo verso i soci e lavoratori ma aiutiamo continuamente le associazioni di volontariato, vero settore di eccellenza nel nostro territorio, le amministrazioni che nei loro problemi di bilancio hanno bisogno di sostegno per le manifestazioni culturali e sociali, senza mai dimenticare le associazioni sportive che in particolare con i settori giovanili sono il vero motore di una aggregazione sociale sana e pulita».I numeri del bilancio 2017
Deco, tante le novità dall’assemblea di bilancio, tra cui la formalizzazione ufficiale della nuova organizzazione del gruppo in due divisioni: Alimentare e Detergenza, guidate rispettivamente da Luca Cucciniello e Vito Di Chiaro. Come sempre all’ordine del giorno il bilancio di esercizio 2017 e il bilancio consolidato del gruppo, con la relazione sulla gestione dell’esercizio illustrata da Amedeo Fanti direttore Amministrazione Finanza & controllo, secondo cui è stato confermato il dato positivo sia per ricavi che margini: ½Il fatturato è stato di 160 milioni di milioni - ha dichiarato – con un incremento dell’11% sull’anno e con una crescita del 5% sul budget diviso equamente tra il settore alimentare e detergenza. Le vendite sono state costanti e solide: rispetto ai 5 stabilimenti Ferrara, Forlì, Bagnacavallo, Imola e San Michele – ha detto – anzi in crescita sia con le vendite a marchio commerciale che per conto terzi».