Alluvione in Romagna, Coldiretti: circa 250 aziende coinvolte, 80% già danneggiato nel 2023
Danni ingenti agli impianti di mele e kiwi, preoccupa la tenuta dei vigneti dato che la vendemmia era ancora in corso. “La situazione è ancora in evoluzione, in quanto l’acqua uscita dalla falla del Lamone a Traversara – Bagnacavallo sta defluendo verso valle e potrebbe coinvolgere altre aziende nei comuni di Alfonsine e Ravenna, e lo stesso vale per quella fuoriuscita dal Senio a Cotignola che ora è giunta a Lugo, tuttavia già possiamo stimare complessivamente circa 250 nostre aziende coinvolte dagli eventi del 18-19 settembre, di queste l’80% già vittime delle precedenti alluvioni del maggio 2023”.
Così il Direttore di Coldiretti Ravenna, Assuero Zampini, sulla base degli ulteriori monitoraggi e censimenti eseguiti nelle ultime ore, prova a tracciare un bilancio più preciso dell’impatto che gli eventi degli ultimi due giorni hanno avuto sul settore agricolo.
“Seppur gli ettari allagati appaiano al momento inferiori, per estensione, rispetto al maggio 2023 – afferma – a preoccupare è l’incidenza dei danni, decisamente superiore e con le seguenti particolarità:
per quanto riguarda frutteti e vigneti, i danni maggiori si registrano ovviamente nel bacino del Senio, Lamone e Marzeno. Qui, infatti, erano presenti coltivazioni di kiwi, pero, melo, susino e uva con produzioni in corso e in fase di raccolta. Dove l’acqua è arrivata alla frutta, avendola ricoperta di fanghiglia, il raccolto si può considerare perso; danni importanti sono presenti su kiwi e melo, con impianti danneggiati nella zona del Faentino, nel Bagnacavallese e a Cotignola; in particolare stiamo verificando la situazione sul melo, poiché le piante cariche di frutta stanno collassando, piegandosi, e al momento è complesso stabilire se questi impianti saranno o meno recuperabili.
Preoccupante anche la situazione relativa ai vigneti con il 50% che non era stato ancora vendemmiato, si prevede comunque una perdita media del raccolto tra il 20% e il 30%, sia per la zona alluvionata sia per la parte non alluvionata a causa dell’eccesso di acqua presente.
Per quanto riguarda la zona di montagna – collina, precisa il Direttore Zampini - abbiamo verificato ulteriori danni alla viabilità di collegamento delle aziende che però nel complesso, grazie all’attività svolta nel 2023 in collaborazione con Vigili del Fuoco e Protezione Civile, ha retto nell’80% dei casi”.
Da ultimo, al fine di consentire agli imprenditori agricoli di procedere con la raccolta delle produzioni e con i ripristini post alluvione, viste anche le previsioni meteo positive per l’intero fine settimana, e quindi la prevedibile massiccia presenza in campo dei titolari delle aziende, dei loro familiari e delle maestranze, Coldiretti Ravenna ha presentato alle Autorità preposte formale richiesta di sospensione dell’attività venatoria per la sola giornata di domenica 22 settembre. “Questo – spiega il Direttore – al fine di evitare problemi di sicurezza vista, appunto, la forte presenta di lavoratori nelle campagne, con la precisazione che tale giornata di mancata attività venatoria possa poi essere recuperata in altra data”.