Ravenna, "Via IV Novembre a senso unico": la richiesta dei negozianti del centro
«Personalmente sono molto avvilita e spero che la riapertura del mercato coperto riporti gente in centro storico». A parlare è Caterina Rosetti, dell’omonimo negozio di frutta e verdura di via IV Novembre, ma il suo stato d’animo è lo stesso di diversi colleghi che, come lei, hanno un’attività a ridosso del cantiere. La richiesta, unanime, è quella di introdurre il senso unico nella strada, ma fino ad oggi è rimasta un’esigenza inascoltata. «Lo abbiamo chiesto tantissime volte, sono andata anche in Comune insieme ad altri commercianti, ma non siamo stati ascoltati – sottolinea Rosetti -. Ci sono volte in cui anche il nostro camion deve fare retromarcia, la mattina qui c’è un gran traffico ed è un andirivieni continuo fino a sera. I problemi sono molti, non c’è solo questo del mercato coperto: ad esempio il camion della spazzatura che passa alle 17.30 del sabato, in pieno week-end, crea non poco disagio». Quello di Rosetti è un vero e proprio appello: «La città sta morendo lentamente, nessuno ci ascolta. Sono qui da 35 anni e Ravenna così non l’ho mai vista. La sera, poi, c’è il coprifuoco: pensi che una volta un signore è stato molestato da alcuni ragazzini e ho chiamato il 113 che ci ha messo una vita ad arrivare. Ma una sentinella ogni tanto può passare, o no? Spero che la riapertura del mercato coperto riporti vita in centro, diversamente è una tragedia». «Purtroppo - prosegue Luigi Giorgioni della storica erboristeria commentando lo slittamento dei lavori - ci siamo abituati, ci abbiamo ‘fatto il callo’. Non possiamo aspettarci che l’Amministrazione faccia fretta ai committenti per finire i lavori, in fondo si tratta dei loro ‘amichetti’, che di conseguenza fanno ciò che vogliono. Mio padre, insieme a Mauro Mambelli nel consiglio direttivo di Ascom, aveva avuto da poco rassicurazioni circa la fine dei lavori, e gli era stato detto che almeno avrebbero tolto l’impalcatura. Ma cosa vuole, ci siamo rassegnati». Il vero problema, oggi, riguarda quindi il doppio senso di marcia. «Questo è un vero problema - prosegue Giorgioni -. Il transito di corrieri e mezzi privati crea disagio, ma da sempre il Comune dice che non è possibile cambiare il senso di marcia. E’ da sempre una richiesta dei commercianti, almeno per il tratto in cui siamo noi, ma l’Amministrazione non riesce a prenderla in considerazione. Se si somma questo ai lavori che ormai durano da un lustro, beh, si fa fatica. Poi è ovvio che ormai ci siamo abituati e ci siamo messi il cuore in pace: siamo commercianti italiani e siamo abituati ad essere tartassati. E poi nessuno si aspettava che venissero rispettati i tempi annunciati per la riapertura». Di sicuro, quando sarà, per Giorgioni diventerà un polo attrattivo importante, «così - aggiunge - i turisti sapranno anche dove andare a fare pipì. A raddoppiare l’iper ci hanno messo 5 minuti, mentre per finire il mercato coperto ci mettono 15 anni. Nulla di nuovo, non siamo neanche più arrabbiati». «Ci piacerebbe - aggiunge Massimo Gorini, uno dei soci del «Fresco», locale di via IV Novembre - che la strada venisse pedonalizzata. Purtroppo i lavori hanno ridotto lo spazio e riusciamo a posizionare solo pochi tavolini. Per noi è un danno e ci auguriamo che almeno tolgano l’impalcatura esterna». «Sono qui da 35 anni - conclude Caterina Rosetti - e posso dire che i negozi più belli stanno chiudendo, sono tempi duri e tutti fanno fatica a tirare avanti. La piazza è sempre vuota e anche a Natale è stato fatto poco: i capanni vendevano oggetti desueti, l’animazione non è stata all’altezza». (fe.fe.)