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Ravenna, Lidi: Bene Lido Adriano, male Marina, parlano gli operatori

Ravenna | 07 Settembre 2019 Cronaca
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Federica Ferruzzi - Usa un pallido eufemismo il presidente della Pro loco, Marino Moroni, per etichettare la stagione balneare 2019 vissuta da Marina di Ravenna, «di certo non la migliore degli ultimi anni. E non mi riferisco al clima, ma a problemi ben più profondi che non si risolveranno da soli e che spaziano dalle difficoltà date dalla scarsa attrattività della località, dal non sempre ottimale rapporto qualità-prezzo, dalla carenza di posti letto. Dovremmo iniziare da un tema e darci una progettualità da mettere in campo nell’arco di quattro o cinque anni». Per Moroni aspetto promozionale e cura del territorio sono solo due ambiti, «perchè Marina è come un diamante che ha tantissime facce, non una sola. Nel comparto balneare c’è tanto da fare, speriamo non diventi troppo. E’ un segnale che abbiamo da tanti anni e che ora diventa una vera e propria emergenza. Certamente siamo il lido più in difficoltà. Nessuno si salva da solo, quando uno è convinto di poterlo fare, invece, affonda insieme agli altri. Magari l’imprenditore vicino a me va in crisi dopo di me, ma tutti prima o poi andiamo a fondo. Marina è la località turistica meno turistica degli otto lidi, tutte le sere devi decidere di venirci e tutti i giorni ti devi conquistare il cliente; i campeggi sono distanti dal paese, i posti letto sono pochi, al massimo una novantina di stanze, il Park Hotel è un punto interrogativo, e gli appartamenti affittati dai privati non sono più così appetibili». 
Anche Luca Tommasini, proprietario dello storico Obelix, non si nasconde dietro ad un dito: «Direi che, per quanto riguarda gli stabilimenti, quest’anno è stato registrato un calo del 20% e la diminuzione è stata molto evidente in particolar modo durante la settimana. Maggio è stato disastroso, giugno ha avuto qualche domenica no; ci ha salvato agosto, ma è stata una stagione dai toni molto bassi». Anche per Tommasini uno dei problemi della località è la ricettività: «Marina continua a soffrire anche per la mancanza di alberghi e in tanti si spostano solo nel fine settimana. Ora confidiamo nella costruzione del parco marittimo, che ci auguriamo possa far arrivare stranieri. Il tutto, però, partirà solo tra due anni e nel mezzo c’è ancora una stagione da affrontare». Altro problema è quello della scarsa attrattività del lido. «Di eventi in spiaggia non ce ne sono, e dire che sportivamente avremmo le potenzialità per fare quello che vogliamo (da sempre l’Obelix è comunque uno degli stabilimenti più attivi dal punto di vista sportivo, ndr). Magari si potrebbe realizzare una collaborazione tra più bagni, un prodotto d’insieme che coinvolga diverse strutture. In tanti ancora non conoscono la nostra spiaggia e dovremmo fare di più per promuoverla, magari puntando sull’ecologismo, sulla pineta con il cicloturismo che potrebbe invogliare tedeschi ed austriaci a venirci a trovare». Fabrizio Ambrassa, titolare dello stabilimento Big Mama Beach di Marina, conferma: «Abbiamo avuto un maggio disastroso e questo ha influito sull’organizzazione delle famiglie. La parte centrale dell’estate è andata bene, ma in generale abbiamo registrato un calo di turisti non solo in spiaggia durante la settimana, ma anche la sera, quando le presenze in passeggiata sono diminuite». Per Ambrassa, che è proprietario del bagno da 15 anni, «è un problema di offerta della località. Noi, nel nostro piccolo, dobbiamo andare avanti a lavorare e magari questo ciclo cambierà. Siamo consapevoli che l’offerta, in generale, dipenda dai cambiamenti sociali ed economici del Paese e questo è vero soprattutto per Marina, che non ha una sua proposta specifica. Il momento che stiamo vivendo fa sì che si determini un turismo pendolare: in tanti hanno smesso di trasferirsi alla casa al mare dove erano soliti stare tre mesi di fila ed è normale che la nostra forma turistica vada in difficoltà. Anche per questo dovremmo puntare su ciò che abbiamo, la natura e le grandi spiagge, caratteristiche che non si trovano altrove».

LIDO ADRIANO
«A giugno, stando ai dati regionali, siamo risultati i primi in assoluto in Riviera in termini di presenze. Inoltre un agosto come quest’anno non l’ho mai visto, e devo dire che sono qui dal ‘68». Fresco di riconferma nel ruolo di presidente della Pro loco di Lido Adriano (con 124 voti a favore su 126), Gianni De Lorenzo dichiara: «Siamo andati meglio dello scorso anno, stiamo viaggiando a vele spiegate». Ma qual è il segreto di una località che, da cenerentola dei lidi, negli anni è passata a fare la parte del leone? «Accoglienza, divertimento e, soprattutto, qualità. A differenza degli altri anni l’ho vista molto accogliente e pulita, sia sul lato strada che sul fronte spiaggia. Non abbiamo mai avuto un problema, tranne un brutto fatto di cronaca nera (l’omicidio nella piadineria in viale Caravaggio, ndr) che però non c’entra nulla con l’ordine pubblico. In tanti stanno comprando casa, i residenti aumentano di pari passo con i turisti che affollano le attività e che partcipano ai mercatini del giovedì in viale Alfieri e del martedì in viale Virgilio». A proposito di nuove attività, nella sola stagione 2019 ne sono state inaugurate una decina tra cui un parrucchiere, un fiorista, un ottico, tre fornai, una lavanderia a gettoni con servizio di stireria, bar, ristoranti ed un negozio di prodotti tipici. «Siamo in attesa dei lavori annunciati dall’Amministrazione: a settembre inizieranno quelli per la costruzione delle passerelle in legno, mentre ad ottobre si procederà con il ricarico delle scogliere. A settembre del prossimo anno sono invece in programma gli interventi per l’allargamento di via Bonifica e, contemporaneamente, avverrà la realizzazione della pista ciclabile, per una spesa di tre milioni e mezzo. Sempre per l’anno prossimo è prevista la costruzione di un palco in muratura che rimarrà fisso in piazza, pronto ad ospitare nuovi eventi».

MARINA ROMEA
«E’ un anno strano, nel senso che è tutto rallentato, forse a causa di maggio, che dal punto di vista meteorologico non ha aiutato, ma anche in seguito al mood del Paese, caratterizzato da una forte incertezza politica». Luca Ruffini, vice presidente della Proloco di Marina Romea, traccia un quadro non semplice per il settore. «Per quanto riguarda gli operatori c’è stata un’ulteriore selezione: chi non si attiva, chi non investe, ha sicuramente più difficoltà. Ogni anno si cerca di migliorare e di dare un servizio in più: chi pensa che la gente venga in spiaggia per legge sbaglia, non è più così da tempo». Proprio per questo, nella nuova veste di vicepresidente, Ruffini sta puntando a rafforzare la vocazione del lido in ambito sportivo. «Abbiamo ospitato ‘Ravenna cross triathlon’ e domenica 15 settembre ci sarà la mezza maratona, due eventi di rilievo che contribuiscono a fare promozione allungando la stagione. Dobbiamo puntare sulle nostre ricchezze, quali l’intreccio di spiaggia, valle e pineta. Se abbiamo fortuna, a fine settembre saremo in linea con lo scorso anno; è vero, sento parecchi operatori lamentarsi, ma devo anche ammettere che in questo settore c’è spesso l’attitudine a farlo. Qui serve però investire, fare impresa è sempre più impegnativo, servono sforzi per seguire il ritmo, altrimenti diventa difficile vendere il territorio». «Al momento - fa eco il presidente, Emanuele Randi -, abbiamo registrato il solito tutto esaurito per la settimana di Ferragosto, e anche quella dopo è andata molto bene. I turisti, però, non sono del tutto contenti e ci hanno segnalato le solite criticità: la presenza di zanzare, il disagio nelle strade che permane a causa delle radici dei pini. E’ vero che il Comune è intervenuto prima dell’estate, ma da questo punto di vista siamo un continuo cantiere perchè le radici sono sempre in movimento ed è utile, come pare accadrà, che a fine stagione si torni ad intervenire. Ora la zona più critica è viale delle Palme, nel tratto terminale, ma ci sono anche molte altre vie interne, sia sul lato strada che su quello del marciapiede, su cui occorre intervenire».

 
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