Ravenna, Crociere: Di Monte (Global Port), "Nel 2018 attesi 40mila visitatori"

Federica Ferruzzi - L’eco dell’annuncio degli escavi dei fondali ravennati, che verranno realizzati con il progetto che a fine febbraio ha incassato la tanto sospirata approvazione da parte del Cipe, si è sentita fino a Miami e si è tradotta in un aumento di interesse, da parte delle grandi compagnie di crociera, nei confronti dello scalo ravennate. A darne notizia è Antonio Di Monte, general manager dei Porti italiani di Global Port, azionista di maggioranza del Ravenna Terminal Passeggeri, che però rimane cauto rispetto alle previsioni per il 2018. Secondo Di Monte, infatti, lo scalo di Porto Corsini continua a scontare l’onda lunga delle mancate promesse degli anni passati rispetto ad interventi mai realizzati, che hanno penalizzato la rotta ravennate. «Il traffico - ha spiegato Di Monte - non accenna a riprendersi, o comunque la ripresa non avverrà in tempi brevi. E’ noto anche ai non addetti ai lavori che la programmazione, da parte delle grandi compagnie, viene effettuata con almeno due anni di anticipo, per questo già oggi è completamente chiuso il calendario 2020. Il che significa che quanto andremo a predisporre nel 2018 troverà attuazione non prima del 2021». E se nel 2017 i passeggeri arrivati a Ravenna si sono attestati sull’ordine dei 50 mila, le previsioni per il 2018 sono di circa 10 mila in meno. «Probabilmente il punto più basso - osserva Di Monte - non lo abbiamo ancora toccato. In ogni caso ripartiremo da qui e abbiamo già ottime prospettive. Nel 2019, ad esempio, avremo compagnie che torneranno a fare attività di home port a Ravenna, ovvero la sceglieranno come stazione capolinea, mentre già quest’anno aumenteremo il numero di yacht di lusso, che porteranno turisti dall’elevata capacità di spesa». La stagione è iniziata ufficialmente lo scorso 27 marzo con l’arrivo dell’Aida Aura, brand della Carnival Corporation, che ha condotto a Ravenna circa un migliaio di visitatori, e proseguirà il 4 aprile con l’arrivo del mega yacht di lusso Artemis. «Chi ha maggiore capacità e propensione alla spesa - prosegue il general manager -, oltre ad un elevato livello culturale, sono proprio i turisti che prediligono navi piccole, con pochi passeggeri, in media un centinaio. Tornando quindi al calendario del 2018 avremo un consistente numero di arrivi di navi di questa tipologia». Questa tipologia di turisti, inoltre, una volta visitato il territorio, programma di tornarvi con altri mezzi e per periodi più lunghi. «E questo si verifica in un numero elevatissimo di casi» conferma Di Monte, che annuncia una novità per il 2018. «Nonostante le incertezze non ci siamo mai fermati sul fronte della promozione di Ravenna e del suo territorio e siamo riusciti a fidelizzare molte navi. Per questo, proprio nel 2018, ci sarà una novità assoluta per Ravenna, ovvero l’arrivo di navi Tui Cruises, una compagnia che opera prevalentemente sul mercato di lingua tedesca: grazie al lavoro di promozione degli anni passati siamo riusciti a convincerli delle opportunità e dell’appeal della città e dei dintorni, per questo entro la fine dell’anno sono stati confermati sei accosti». La Royal, con le sue navi di medie dimensioni, ha confermato anche quest’anno la scelta di Ravenna per le sue rotte. «Le prospettive sono interessanti e incoraggianti, perché con l’ingresso del terminal di Ravenna nel grande contesto di Global Ports Holding, ovvero in un ambito sì internazionale, ma in cui c’è anche una visione coordinata e condivisa di terminal crocieristi del Mediterraneo, la capacità di tornare a Ravenna diventa più incisiva. Questo aspetto è migliorato perché, nell’area del Nord Adriatico, oltre a Ravenna, Global Port gestisce anche Bar e Zara e questo significa che l’approccio nei confronti delle compagnie di crociera può avere un appeal maggiore. Ci si augura che questo, insieme all’avvio dei lavori per il dragaggio, aiuti Ravenna a riprendere la rotta che merita». Aspetto non secondario, per andare in questa direzione, sarà il miglioramento dei collegamenti. «Insieme all’amministrazione locale e all’istituto trasporti abbiamo dato disponibilità ad installare un punto bici, anche con pedalata assistita, da poter utilizzare a Porto Corsini. La cosa migliore sarebbe la realizzazione di una pista ciclabile tra la località e il centro di Ravenna, ma un’altra possibilità rimane il collegamento con la strada ferrata che arriva a due chilometri e mezzo dal Terminal e su cui, in futuro, si potrebbe ragionare. Infine - conclude Di Monte - un altro aspetto che quasi mai viene colto è rappresentato dal fatto che queste navi contano un consistente numero di membri dell’equipaggio ‘portatori’ di bisogni, di conseguenza rappresentano un potenziale contributo alla ricaduta economica sul territorio».