Ravenna, «coLABoRa», al lavoro i 4 protagonisti vincitori del bando

Ravenna | 13 Novembre 2019 Cronaca
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Primo bilancio, dopo appena due mesi di attività, per il progetto «coLABoRa», arrivato alla terza edizione e avviato nel 2016 da Comune e Fondazione Eni Enrico Mattei (Feem) come incubatore di start up rivolto ai promotori di idee innovative. Quattro gli assegnatari del bando che hanno potuto utilizzare un edificio del Comune in disuso in Darsena e guadagnare l’accesso alle risorse e ai servizi del progetto in modalità gratuita per 12 mesi. Le altrettante idee imprenditoriali, che sono state selezionate da un comitato scientifico composto da Comune, Camera di Commercio e Università di Bologna,  toccano temi cari al territorio: le energie rinnovabili, il turismo, i beni artistici e culturali. Le diverse realtà sono entrate a coLABoRA come gruppi di lavoro informali, ma con l’impegno di costituirsi in società entro l’anno di incubazione. Hanno nomi particolari, per alcuni non ancora definitivi: dpA Nautical Wind Turbine, AIRitage, Touripp e Togovan.
I PROTAGONISTI
«DpA Nautical Wind Turbine» è un progetto d’impresa portato avanti da un team tecnico composto da quattro persone, due delle quali dipendenti dell’azienda ravennate Cosmi, che supporta lo sviluppo dell’idea, abbracciando un modello innovativo di sviluppo imprenditoriale interno noto come “intrapreneurship”. DpA vuole realizzare una turbina eolica per il mercato nautico in grado di produrre energia anche a bassi venti, quelli tipici della nostra riviera. La start-up è al momento in fase di sperimentazione virtuale del prodotto e, quando il test numerico sarà terminato, passeranno alla fase prototipale per ulteriori test fisici. «AIRitage» nasce invece da due studentesse lombarde di stanza a Ravenna, attualmente laureande in «Science for the Conservation-Restoration of Cultural Heritage», laurea magistrale internazionale dell’Università di Bologna, Campus di Ravenna. L’idea delle due ricercatrici conservatrici è quella di creare una serie di servizi taylor-made per preservare e conservare nel tempo le opere d’arte. «Touripp» e «Togovan» afferiscono invece al settore turistico. Sono entrambe due startup digitali, ma molto diverse tra loro. Il primo, progetto d’impresa nato dall’idea di due giovani fratelli lughesi, sta sviluppando un portale di comparazione per la scelta del miglior viaggio organizzato. È ora in fase di ampliamento dell’offerta, e ha in attivo una campagna marketing per raccogliere partner strategici, siano essi tour operator o agenzie che organizzano viaggi. «Togovan», progetto di sharing economy e marketing territoriale, vuole invece mettere in contatto i proprietari di furgoncini vintage con gli amanti del viaggiare slow per creare esperienze turistiche d’eccezione, in grado anche di far conoscere le eccellenze artigiane ed enogastronomiche del territorio italiano. Il team è composto da due amanti del vintage e da un’informatica con la passione per lo sviluppo di startup, nonché co-funder di BidToTrip. Al momento sono in fase di definizione della piattaforma di sharing economy. 
DALLA TEORIA ALLA PRATICA
«Il percorso che hanno intrapreso le start-up vincitrici del bando – spiega l’assessore allo Sviluppo economico Massimo Cameliani – consentirà, nell’arco di un anno, di acquisire strumenti concreti grazie ad incontri formativi, laboratori pratici, simulazioni che spaziano dalla pianificazione del business alle ricerche di mercato, dalla strategia del proprio marchio alle strategie di vendita, dalle forme giuridiche d’impresa ai bandi di finanziamento e molto altro. Inoltre, coLABoRa è uno spazio aperto a chi desidera crescere professionalmente, migliorare le proprie competenze, interagire con altri ambiti lavorativi, accedere ai servizi di consulenza». 
La formazione, il tutoraggio e i servizi di networking che l’incubatore offre alle quattro start-up e ai coworker presenti nello spazio sono in capo a Fondazione Eni Enrico Mattei. È infatti Feem che per quest’anno, in virtù dell’VIII accordo di collaborazione tra Eni e il Comune di Ravenna, supporta quest’ultimo nella gestione del progetto e si occupa di assistere i team nello sviluppo della loro idea d’impresa. «Questo progetto – ha commentato il responsabile del Distretto centro settentrionale di Eni, Alberto Manzati – testimonia la profonda e costruttiva collaborazione tra il Comune di Ravenna, Fondazione Eni Enrico Mattei (Feem) ed Eni che ci lega a partire dal 2012 e che ha visto la nostra azienda come uno degli attori principali nella valorizzazione e sviluppo del territorio, anche tramite iniziative a sostegno dell’imprenditorialità giovanile, della formazione e dell’innovazione».
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