Basket A2, per ora il bilancio di Trovato è in attivo: "In linea con i nostro obiettivi, a Treviso può succedere di tutto"
Stefano Pece
Tutto sommato l’OraSì vista con Verona non ha giocato una brutta partita. In questo momento la Tezenis è in uno stato di forma che rivaleggia con quelli di Fortitudo Bologna e Treviso ed è solida come un macigno, ma l’OraSì è stata capace di restare in partita per 40 minuti e forse i 12 punti di scarto sono una punizione fin troppo severa per quello che si è visto in campo.
Julio Trovato, forse l’unico aspetto negativo della gara è il primo quarto. L’approccio sta diventando un problema cronico.
«È una questione di approccio mentale più che tecnico. Tecnicamente c’è poco da rilevare. Se però si parla sempre di questo aspetto i giocatori poi cominciano a pensare che sia un problema reale e spaventoso e si entra in un circolo vizioso, quando invece devono soltanto acquisire un po’ di serenità».
Siamo alla fine dell’anno solare, siete soddisfatti di quello che avete costruito?
«Non è ancora tempo di fare bilanci. I nostri obiettivi sono molteplici. Volendo attenerci a quello sportivo, la società vuole raggiungere i play-off con continuità nel tempo e stiamo costruendo un gruppo sul quale programmare anche per gli anni futuri. Ad oggi ritengo che siamo in una posizione di classifica in linea con gli obiettivi».
A livello societario?
«Abbiamo creato alcune attività per poter lavorare meglio come la sala pesi a nostro uso esclusivo, abbiamo alzato la professionalità del nostro staff e abbiamo costruito una struttura su cui programmare strategie future, avvicinando nuovi sponsor e alzando il livello del marketing».
Tornando al Verona, lei vede il bicchiere mezzo pieno?
«Se ripenso alle partite con Udine e Montegranaro, che sono state un disastro, vedo enormi passi avanti. Qualitativamente abbiamo creato tiri anche migliori dei loro, poi se Montano, Masciadri e tutti i nostri tiratori incappano in una serata no, non ci si può fare niente. Loro hanno trovato canestri di grande qualità, questa è stata la differenza».
Spesso il tifoso vuole tutto e subito e magari storce il naso per 6 partite perse.
«È una stagione nella quale tutti hanno investito tanto, forse troppo. Cento, neopromossa, ha speso tantissimo, così come Forlì, Verona, Udine, Bologna. La stessa Treviso quando c’era Pillastrini non spendeva così tanto perché lui faceva giocare i giovani. È chiaro che quest’anno vogliono vincere. E non mi sembra che ci sia una congiuntura economica tale da giustificare tutti questi investimenti».
Quindi?
«Quindi Ravenna ha il decimo budget del girone Est, ma è solida dal punto di vista economico, non ha stipendi arretrati da pagare e può programmare tranquillamente il suo futuro. Alla luce di questo aspetto, essere tra le prime 8-9 in classifica è molto. Forse il tifoso medio, vedendo i nomi Trovato e Mazzon, si è aspettato il tutto e subito, ma non deve essere così. Io sono convinto che i play-off siano a quota 32 punti, cioè a 16 vittorie, e guardando la classifica ad oggi, il decimo posto è distante da noi di 4 punti».
Cosa c’è da aspettarsi dalla trasferta di Treviso?
«Loro sono i favoriti ma noi non partiamo sconfitti. Giocheremo la nostra partita: arriviamo da una prestazione buona con Verona nella quale siamo stati sconfitti e una decisamente meno buona con Jesi nella quale abbiamo vinto. Insomma, credo che a Treviso possa davvero succedere di tutto».