Vede in un servizio delle Iene il venditore del suo cane e scopre la truffa
Il proprietario di un bulldog francese di nome “Spritz” ha riconosciuto in tv il giovane che gli aveva venduto il cane a gennaio spacciandolo per un cucciolo di razza allevato in Italia, quando invece si trattava di un animale importato illecitamente dai paesi dell’Est. Il faentino appena ha visto l’inchiesta televisiva che riguardava il contrabbando di cuccioli importati dall’est Europa, sulla trasmissione “Le Iene” ha capito di far parte di quella folta schiera di acquirenti presuntamente truffati dal 30enne di origini pugliesi smascherato dall’inviata Veronica Ruggeri della trasmissione “le iene”. L’uomo si è riconosciuto nella storia che è stata raccontata da decine di vittime intervistate.Il faentino, appassionato di cani aveva contattato l’inserzionista che online vendeva un cucciolo di bulldog a 1200 euro soostenendo fosse stato allevato in Italia. L'uomo si era spacciato per un allevatore e per convincere l’acquirente, gli aveva anche proposto uno sconto sul prezzo quando aveva saputo che quel cagnolino doveva essere un regalo per i bambini, infatti aveva concordato il prezzo di 1000 euro anziché 1200, più ulteriori 70 euro per regolarizzare la vendita.Così come trasmesso in tv, la consegna del cane era avvenuta all’interno di un negozio di abbigliamento che si trova in un centro commerciale a Savignano sul Rubicone, luogo decisamente insolito che aveva insospettito il faentino, il quale però, preso dall’entusiasmo di portare a casa il cucciolo, non si era fatto troppe domande, infatti aveva creduto anche all’ennesima “bufala” del venditore che gli aveva promesso la consegna del pedigree e di tutti i documenti dell’animale entro pochi giorni. In realtà, nonostante i ripetuti solleciti telefonici del faentino, il venditore a distanza di mesi non aveva ancora trasmesso i documenti per regolarizzare il passaggio di proprietà del cucciolo, infatti ancora non era stato iscritto all’anagrafe canina il nuovo numero di microchip.Il servizio sulle “iene” trasmesso i primi di marzo ha poi svelato tutto il giro illecito di cuccioli importati dai paesi dell’Est, che poi il 30enne pugliese rivendeva a prezzi inferiori rispetto a quelli di mercato facendo credere che si trattava di cani sani e vaccinati quando invece, in molti casi, i cuccioli erano affetti da malattie che li portavano alla morte dopo alcuni giorni di agonia. I carabinieri della stazione Borgo Urbecco che hanno raccolto la denuncia del padrone di “spritz”, conclusi tutti gli accertamenti investigativi fra cui il riconoscimento fotografico del falso allevatore che adesso abita a Cesena, lo hanno denunciato per truffa, traffico illecito e maltrattamento di animali da compagnia, nonché esercizio abusivo della professione. Sono in corso ulteriori verifiche sulla documentazione preliminare consegnata all’acquirente fra cui il libretto sanitario del cane, che potrebbe contenere informazioni false e quindi configurare altri reati a carico del 30enne indagato.