Un teatro «diverso» nelle visite guidate della Pro Loco
Sandro Bassi
Tornano le visite guidate al teatro Masini di Faenza, che oltre al suo ruolo naturale di «luogo di spettacoli» si conferma anche attrattiva turistica. Dal 10 marzo è aperto al pubblico, con visite guidate della Pro Loco, tutti i sabati, al mattino o al pomeriggio secondo un calendario predisposto da Comune e Iat-Pro Loco. «Dopo l’incoraggiante esperimento natalizio, ripartiamo - conferma Benedetta Diamanti, dirigente dell’assessorato Cultura - e vogliamo che il Masini si affianchi alle mete più consolidate, come Mic e Palazzo Milzetti, forte anche del recente inserimento nella Strada europea dei Teatri Storici». In questo siamo in ottima compagnia, perché il Masini figura nella lista «Nord Italia: dal Rinascimento al XX secolo» a fianco di capolavori come l’Olimpico di Vicenza, l’Antico di Sabbioneta o lo Scientifico «Bibiena» di Mantova: il Masini si colloca cronologicamente a metà strada poiché la lista comprende 11 teatri e forma un percorso «unico in Europa – recita la motivazione della «Strada Europea» – dove si può seguire la storia dei teatri passo dopo passo, dal 1580 e 1590 di Vicenza e Sabbioneta passando per il primo ‘600 del «Farnese» di Parma fino al pieno ‘800 di Cesena e Reggio Emilia». Il teatro Masini è l’impresa più rilevante di Giuseppe Pistocchi, architetto faentino dal linguaggio internazionale, che concepì nel 1780 un teatro classico all’italiana che nel contempo faceva proprie le novità simboliche dell’illuminismo francese (da qui deriva la pianta a tre cerchi concentrici) e guardava ai modelli antichi di Vicenza e modernissimi di Caserta e Fontainebleau. «Da vuoto, il Masini si lascia ammirare nella sua pura veste architettonica – chiosa Patrizia Capitanio della Pro Loco –. Proporremo una visione “insolita” di un Masini diverso».