Dopo l’accantonamento dell’ampliamento della discarica dei Tre monti che avrebbe toccato anche il territorio di Riolo Terme, il Tar di Bologna nei giorni scorsi ha accolto il ricorso proposto da Wwf - Associazione italiana per il World wide fund for nature onlus, Panda Imola - Associazione di volontariato onlus, Legambiente Medicina contro il progetto per la sopraelevazione dell’impianto. Il giudice amministrativo ha sospeso tutto per via di irregolarità formali nella redazione della Valutazione d’impatto ambientale, il complesso studio che precede interventi di questo tipo. «Le sentenze si rispettano – commenta l’assessore regionale all’Ambiente Paola Gazzolo - e così sarà anche per quella sul progetto di sopraelevazione della discarica Tre Monti di Imola. Il Tar ha rilevato principalmente un vizio di forma, senza mettere in discussione le valutazioni ambientali sul progetto. Stiamo già valutando quali provvedimenti siano necessari e le implicazioni con il Piano Paesaggistico. Nonostante lo stop al funzionamento della discarica - conclude Gazzolo - posso comunque assicurare che al momento il sistema regionale è in grado di reggere le necessità di smaltimento in autosufficienza». Saranno infatti i termovalorizzatori di Granarolo (Bo) e Forlì a trattare i rifiuti che temporaneamente non possono essere più portati alla discarica Tre monti di Imola, dopo che il Tar ha annullato la delibera che ne autorizzava la sopraelevazione. Lo ha deciso nella seduta di lunedì 15 la giunta regionale. I due impianti sono stati individuati in base al principio di prossimità, ovvero la vicinanza rispetto ai territori interessati dal blocco di Imola, anche per non accrescere i costi di smaltimento.
«Peraltro, il termovalorizzatore di Granarolo, nel bolognese, garantiva già lo smaltimento dei rifiuti trattati nell’impianto di Imola – aggiunge l’assessore Gazzolo -: si tratta quindi, in questo caso, della conferma di un flusso esistente che subirà solo un leggero e temporaneo incremento. Quanto alla sentenza del Tar, siamo al lavoro per valutare provvedimenti che ci consentano di dare attuazione al Piano regionale di gestione dei rifiuti».
Nel dettaglio, i rifiuti urbani indifferenziati prodotti nei Comuni di Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel Del Rio, Castel San Pietro Terme, Castel Guelfo, Dozza, Fontanelice, Imola, Medicina e Mordano saranno conferiti nell’impianto di termovalorizzazione del Frullo di Granarolo; quelli prodotti a Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Riolo Terme e Solarolo saranno portati nell’impianto di Forlì. (s.sta.)