Ravenna, la calda estate per l’associazione Mistral, Sansoni: «Mille telefonate agli anziani, con 50 volontari in servizio»
Elena Nencini
E’ stata un’estate calda per tutti, ma sicuramente per i volontari di Protezione civile dell’associazione Mistral di più: oltre una cinquantina coloro che si sono impegnati per adempiere a tutti i servizi richiesti sul territorio, dal controllo delle pinete e delle aree verdi, alla distribuzione dell’acqua, fino agli incendi. Flavia Sansoni, segretaria di Mistral, racconta come è andata l’estate e quali sono state le emergenze più importanti.
Quali attività hanno contraddistinto l’estate di Mistral?
«Abbiamo fatto prevenzione ambientale, in particolare per il rischio incendi sia in supporto al coordinamento della Protezione civile provinciale sia per le giornate aggiuntive richieste dal Comune di Ravenna, come è successo per l’incendio nello stradello retrodunale a Marina di Ravenna ad agosto».
In cosa consiste il vostro servizio?
«Facciamo controlli a random, in maniera da non rendere conto ai malintenzionati dei nostri spostamenti, con giorni e orari diversi. Una squadra è formata da 2-3 persone, solitamente con un mezzo antincendio. Invece se bisogna controllare un’area bruciata, per tenerla in sicurezza anche dai curiosi, si va a piedi o in bicicletta. Inoltre ci siamo attivati anche per alcuni incendi sulle nostre colline. L’incendio è una cosa viva, senti il rumore, il crepitio, l’odore anche se i vigili sono già passati e hanno fatto la parte più importante. E’ importante anche il controllo dei curiosi dopo un incendio o un incidente perchè non si rendono conto del pericolo di fare una foto o un selfie».
Altro impegno importante è stato quello relativo alle ondate di calore.
«Si, quando i dati forniti da Arpae segnalano tre giornate consecutive con rischio disagio elevato, al quarto giorno ci attiviamo nelle aree verdi di aggregazione: controlliamo l’afflusso delle persone, monitoriamo la situazione, distribuiamo acqua soprattutto per anziani e immigrati. E’ un momento di comunicazione, nel quale diamo bottigliette d’acqua, volantini di prevenzione per il caldo, ma soprattutto siamo presenti sul territorio per parlare con le persone. Abbiamo incontrato tanti turisti e fornito anche indicazioni».
D’estate le persone anziane, i fragili sono più esposti come avete agito?
«La Consulta ci ha fornito oltre 1000 nominativi - forniti dal Comune - da contattare via telefono per sentire se stavano bene, se avevano necessità particolari. Sono emerse emergenze sociali di persone sole, con bisogno di assistenza che l’Ausl non conosceva. Ma è stata anche l’occasione per parlare con i nostri signori anziani, spesso molto ironici e pieni di brio: una signora mi ha detto “Chiamatemi pure la settimana prossima”. Un altro signore di 86 anni mi ha raccontato che fa 20 chilometri al giorno in bicicletta e quando gli ho detto di stare attento mi ha risposto: “Uè babina, me al dis a so a cà”. Un quadro confortante della nostra provincia di gente che continua ad essere in gamba».
Aumentano gli eventi, i concerti in estate. Ci sono stati problemi?
«Siamo stati in supporto alla polizia locale come servizio di pubblica incolumità, così come faremo per Ironmen. Quando c’è molta gente, più occhi ci sono meglio è, ma non abbiamo rilevato situazioni particolari».
Un interventoche le è rimasto impresso di questa estate?
«Un treno rimasto bloccato per un guasto tra Cervia e Ravenna, era un sabato sera, ci hanno allertato a mezzanotte per portare l’acqua. Ringrazio tutti i nostri volontari per la loro disponibilità, non si risparmiano mai e non è scontato. Quando siamo arrivati la gente era inferocita, abbiamo cercato di quietare gli animi, ma non è stato facile nonostante non dipendesse da noi».