Ravenna, dopo gli sfollati, Donati (Hotel Diana) si prepara per il ponte
Ravenna città d’arte stenta in questi giorni a ripartire, nonostante il bel tempo di questa settimana prepari a un ponte del 2 giugno che potrebbe attirare molti turisti.
Filippo Donati, proprietario dell’ Hotel Diana, racconta: «il turismo non sta andando bene qui a Ravenna, risente di tutto ciò che è stato detto e mostrato sui media. Moltissimi hanno ben impresse le immagini di quel disastro. Il turismo sta soffrendo anche nelle zone non toccate dalle esondazioni. Il ponte del 2 giugno si era completamente svuotato nei giorni immediatamente successivi alle esondazioni. Lentamente qualcuno sta tentando di ri-prenotare informandosi sui monumenti aperti, sulla situazione dei trasporti su rotaia, sulla situazione del traffico su asfalto, chiamano anche per sapere lo stato di salute delle spiagge e naturalmente del mare». Donati, albergatore di tradizione famigliare, pensa che per «Ripartire bisogna fare quello stiamo facendo, campagne promozionali regionali, nazionali, a livello almeno europeo. C’è bisogno di molta informazione telefonica da parte degli addetti ai lavori, degli albergatori, dei ristoratori, degli uffici di informazione, di tutti quelli che sono nella filiera dell’accoglienza. Dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo senza dimenticarsi di continuare ad aiutare chi è più in difficoltà. Continuare a fare i romagnoli, a sorridere pur nelle dificoltà e ad essere accoglienti e gentili pur in un momento intimamente difficile. Anche per la mia categoria non è stato assolutamente facile ospitare persone che ti facevano respirare il loro dolore. Gli ultimi ospiti sfollati sono partiti 10 minuti fa e sono diventati come fratelli. Siamo riusciti a dargli protezione in un momento di assoluta fragilità. Anche la macchina della solidarietà da parte degli operatori del turismo ha funzionato. Dobbiamo fare i romagnoli solo facendo così si riparte»