Via libera dal Consiglio dei ministri alla riforma delle concessioni balneari, contenuta in un decreto legge su materie oggetto di procedure d'infrazione europee. Lo si apprende da fonti di governo. La concessioni balneari sono prorogate fino al settembre 2027 ma in caso di ragioni oggettive che impediscono il completamento della procedura di gara possono essere ulteriormente rimandate al 31 marzo 2028.
La questione della riforma delle concessioni balneari, a quanto si apprende, è stata al centro di un vertice fra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini, prima del Consiglio dei ministri. Al vertice hanno partecipato anche il leader di Noi moderati Maurizio Lupi e il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto.
In riferimento "alla procedura di infrazione sulle concessioni balneari, la collaborazione tra Roma e Bruxelles ha consentito di trovare un punto di equilibrio tra la necessità di aprire il mercato delle concessioni e l'opportunità di tutelare le legittime aspettative degli attuali concessionari, permettendo di concludere un'annosa e complessa questione di particolare rilievo per la nostra Nazione". Lo afferma una nota di Palazzo Chigi dopo il via libera del Consiglio dei ministri alla riforma delle concessioni balneari nell'ambito di un decreto legge che "consentirà di agevolare la chiusura di 16 casi di infrazione e di un caso EU Pilot".
Ue: 'Accogliamo la decisione del governo sui Balneari'
"La Commissione accoglie con favore la decisione odierna dell'Italia sul caso delle concessioni balneari. Ciò fa seguito a scambi costruttivi attraverso i quali la Commissione e le autorità italiane hanno raggiunto un'intesa comune sul quadro legislativo della riforma delle concessioni balneari italiane alla luce del diritto dell'Ue, con una soluzione globale, aperta e non discriminatoria che copra tutte le concessioni da attuare entro i prossimi tre anni". E' quanto spiega una portavoce della Commissione Ue.