Bologna, Biennale Legacoop, l'intervento di Galavotti (Cab Terra Ravenna): Servono nuove opere pubbliche per preservare il patrimonio naturale

Galavotti ha riassunto la storia della cooperazione bracciantile, nata nel 1883 per realizzare le bonifiche dei territori paludosi del ravennate e offrire una risposta economica, sociale e politica alla richiesta di pane e lavoro dei braccianti. La fiaccola di quella grande eredità collettiva è oggi portata avanti dalle sette cooperative agricole braccianti della Provincia di Ravenna aderenti a Legacoop.

 Il presidente di Cab Terra ha poi ricordato le alluvioni che hanno colpito il territorio romagnolo, nel maggio 2023 e nell’autunno di quest’anno. «In quei giorni terribili, anche le cooperative agricole braccianti hanno messo in campo i propri soci e le proprie macchine per affiancare le autorità pubbliche, cercando di limitare i danni; durante l’emergenza, assieme ad altre cooperative, abbiamo acconsentito a far allagare, come richiesto dalla Prefettura, i nostri terreni, per contribuire a deviare la furia delle acque lontano dagli abitati. Perché pensavamo, pensiamo e penseremo sempre, che le vite delle persone e le loro abitazioni contino più dei nostri terreni e delle nostre coltivazioni, che pure ci costano fatiche quotidiane e dalle quali dipendono i nostri redditi. A quel maggio è seguito un anno difficilissimo, durante il quale si è cercato di ricostruire il possibile. Ma poche settimane fa, a metà settembre, il nostro territorio è stato colpito nuovamente da un’alluvione estrema ed incredibile».

Galavotti, rivendicando il ruolo da protagonista dell’agricoltura cooperativa, ha ricordato che servirebbero nuove opere pubbliche per preservare il patrimonio naturale per le generazioni future. E che le sfide globali che ci aspettano sono il clima, la perdita di biodiversità e la transizione verso modelli di consumo più sostenibili. «E, per questo, Presidente Mattarella – ha concluso Galavotti – contiamo sull’aiuto di tutti i livelli istituzionali e sulla migliore collaborazione, perché di fronte a noi vediamo un futuro troppo incerto, anche per chi, come noi, sa quanto la cooperazione di Legacoop sappia assumersi responsabilità e svolgere un ruolo di interesse collettivo, in Romagna come in tutt’Italia. Siamo convinti che insieme si possa costruire un futuro più sostenibile, giusto e resiliente, non solo per la Romagna, ma per il mondo intero, soprattutto se lo sforzo sarà parte di un processo, inevitabile, di cambiamento positivo del nostro Paese».

Il Presidente di Legacoop Romagna Paolo Lucchi ha commentato che «La Biennale dell’economia cooperativa è un evento che non riguarda solo le nostre associate ma tutto il Paese: lo confermano la presenza e le parole del Presidente Sergio Mattarella. L’intervento di Fabrizio Galavotti, che all’orgoglio delle cooperative braccianti ha unito una visione lucida di cosa serve allo sviluppo di questo paese, ha rimarcato, se ce ne fosse ancora bisogno, che la cooperazione è uno dei principali protagonisti dell’economia e della società italiane».