Lugo, Crescono i gruppi di controllo di vicinato, intervista alla referente Bravi

Bassa Romagna | 23 Giugno 2018 Cronaca
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«La richiesta di sicurezza è un bene comune, un bisogno sempre più sentito dalle famiglie: per questo i gruppi di Controllo di vicinato stanno crescendo continuamente» dice Roberta Bravi di Bizzuno di Lugo, la referente della rete di cittadini della provincia di Ravenna che fanno riferimento all’Associazione nazionale controllo di vicinato (www.acdv.it). Tutto ruota attorno alle chat di Whatsapp: basta un telefonino di ultima generazione per comunicare con chi vive nello stesso quartiere e condividere segnalazioni utili a prevenire reati, a partire dagli odiosi furti in abitazione. I gruppi di vicinato rendono al meglio quando, lo dice il nome, si riesce a creare un legame tra le persone che abitano nello stesso quartiere, nella stessa zona: ogni chat conta tra i 40 e i 100 iscritti. Oggi i gruppi attivi nel comprensorio della Bassa Romagna sono circa una sessantina, ma il numero è destinato a lievitare. «Lugo, in base ai dati registrati dall’Associazione nazionale – dice Bravi -, è la quinta città italiana per quanto riguarda la presenza di gruppi organizzati: tra capoluogo e frazioni, le chat attive sono 32». E dopo l’incontro di martedì 12, ne nasceranno altre 4 a Cotignola. Poi ne arriveranno altre due a Traversara e vi sono nuovi interessamenti da Sant’Agata sul Santerno. «Uno strumento che ha vissuto un vero e proprio boom – spiega Bravi - ma non è destinato a passare di moda: oggi è sempre più metabolizzato e utilizzato a dovere». In caso di «movimenti sospetti» la prima cosa da fare è chiamare il 112. Poi, in un secondo momento, i cittadini comunicano quanto visto ai referenti del Gruppo di controllo di vicinato, che valutano l’opportunità di diffondere la segnalazione a tutti i membri del gruppo. Una rete di sicurezza e solidarietà che non ha certo il compito di reprimere i reati, ma funge da utile deterrente. Così si vedono sempre più cartelli appesi alle recinzioni delle abitazioni. Le fattispecie più trattate negli ultimi mesi «sono i furti con raggiro – rileva la referente -: sedicenti incaricati del Comune o di altri enti di servizio che ingannano le persone nelle loro abitazioni per rubare o addirittura farsi consegnare denaro o preziosi. Ad essere presi di mira sono spesso gli anziani». Ora si avvicinano le tanto agognate vacanze e molti partono con la preoccupazione di lasciare casa sguarnita. «Meglio evitare di ‘pubblicare’ la propria partenza, in particolare attraverso i social – sottolinea Bravi -: si tratta di informazioni molto utili per i malintenzionati. Poi è buona prassi che un parente, un amico o un vicino mantenga svuotata la buchetta della posta e accenda alcune luci con una certa regolarità. Poi non vanno dimenticati scaloni, cacciaviti o altri attrezzi in giardino che potrebbero essere utilizzati dagli stessi ladri. In ogni caso, le forze dell’ordine invitano a segnalare al 112 ogni movimento sospetto».
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