Il rudere alle porte del Podere Pantaleone è stato ristrutturato: così l'Area di riequilibrio ecologico a due passi da Bagnacavallo potrà così contare su un vero e proprio centro visite a disposizione delle scuole e di tutti i curiosi che passeranno d queste parti. Si prevede che l’inaugurazione possa avvenire prima dell’estate 2021 dopo l'allestimento dei locali.
Si tratta di quella che era la vecchia casa colonica dei Pavlêna (la famiglia Pirazzoli, proprietaria dell’abitazione poi acquistata dal Comune di Bagnacavallo nel 1988 assieme ai terreni).
Il progetto di ristrutturazione, curato dall’architetto Maura Cantagalli di Faenza, è stato realizzato dalla ditta Safer di Lugo. L’importo totale dell’intervento è stato di 490mila euro, 300mila dei quali ottenuti grazie a un finanziamento europeo veicolato dalla Regione Emilia-Romagna attraverso il Gal Delta2000. L'edificio è strutturato su due piani ed è dotato di tutti i necessari servizi; al piano terra vi è una saletta accoglienza e una grande sala didattica per proiezioni, laboratori e conferenze, mentre al piano superiore vi sono due salette ad uso ufficio e archivio e una bella sala espositiva.
Ora tocca ai lavori di allestimento e alle relative operazioni di trasloco di arredi e materiali che si trovano nella Sezione naturalistica «Pietro Bubani» del Centro culturale Le Cappuccine. La struttura sarà anche una delle sedi operative del Ceas della Bassa Romagna e qui troveranno inoltre spazio alcune associazioni del territorio.
«Lo scopo principale dell’operazione che sta per concludersi – ricorda l’assessore all’Ambiente Caterina Corzani – è quello di avere un collegamento diretto e immediato tra “educazione ambientale” e “progetto reale di riequilibrio ecologico”. Scolaresche e visitatori potranno godere dell’esposizione didattica della Sezione Naturalistica all’interno di un’area protetta, con fauna e flora autoctoni nella loro manifestazione naturale.
Natura, informazione ed educazione ambientale e alla sostenibilità potranno quindi distribuirsi negli appuntamenti di visita senza soluzione di continuità e restituire ai fruitori una più ampia consapevolezza del rispetto ecologico».