Tassinari (Asp). "Mediazione familiare in aumento, numeri record nel 2014"
Consulenze, attività di ascolto, di gioco, ma soprattutto mediazione familiare: sono diverse le attività del centro per le famiglie di via Gradisca che copre il distretto di Ravenna-Cervia e Russi. In particolare è la mediazione l'aspetto che più ha caratterizzato l'attività del 2014, quando si sono contati 1421 colloqui al punto di ascolto, per un totale di 331 famiglie coinvolte. «L'attività della mediazione rimane uno dei temi caldi - spiega Susanna Tassinari, presidente di Asp da cui dipende il centro - e sono diversi i professionisti a disposizione per affrontare aspetti quali ad esempio il recupero dei rapporti familiari. L'anno scorso la mediazione ha toccato 72 famiglie per un totale di 254 colloqui, e molti hanno riguardato casi di separazione o di divorzio». Le richieste che sono state rivolte al centro sono le più diverse e riguardano anche situazioni di «normalità», quali ad esempio la nascita di un fratellino o di una sorellina. «Quello che vorremmo sottolineare - spiega la responsabile del centro, Claudia Mosciatti - è che il centro ha una molteplicità di servizi e alcuni sono solo di perizie». Un esempio è il punto di ascolto per genitori di bambini da zero a tre anni, o il counseling, spazio di consulenza psicologica rivolto a famiglie con figli da 0 a 18 anni. «In questi casi non svolgiamo trattamenti terapeutici, ma forniamo solo consulenza. Si tratta di percorsi brevi, da uno ad un massimo di dieci colloqui. Purtroppo il centro per le famiglie veniva associato prima al Consorzio per i Servizi sociali e ora all'Asp, di conseguenza viene identificato come luogo per chi ha problemi assistenziali. Per questo stiamo lavorando al fine di conseguire un'identità in cui si possano riconoscere anche famiglie 'normali', nel nome delle tre 'p': prevenzione, promozione, partecipazione». A lato della porta di ingresso, infatti, è presente «Tam tam», una sala piena di libri e di giochi in cui si possono accompagnare bambini da zero a tre anni dal martedì al venerdì dalle 10 alle 12. «Si tratta di uno spazio in cui è sempre presente un educatore, ma qui i bambini devono essere accompagnati. Lo scopo è quello di favorire scambi e condivisione di comuni dubbi educativi. Periodicamente, inoltre, proponiamo attività per genitori - sottolinea Mosciatti - e organizziamo iniziative come ad esempio i tre incontri del primo soccorso pediatrico previsti il 29 ottobre, 19 novembre e 3 dicembre. Il tutto gratuitamente». A questi servizi si aggiungono lo sportello informativo «informafamiglie», di orientamento alle risorse, ai servizi e alle opportunità istituzionali e non presenti sul territorio – che l'anno scorso ha registrato 1467 accessi diretti – e la mediazione linguistico-culturale rivolta a famiglie immigrate. Il centro si occupa inoltre di affido ed adozione. «In particolare – osserva Tassinari – questi sono gli ambiti di lavoro su cui concentreremo i nostri sforzi. Stiamo lavorando sull'affido e sul sostegno: mentre il primo si verifica quando il minore viene allontanato dalla famiglia naturale, il secondo è un intervento di tipo preventivo che permette la permanenza del bambino anche all'interno di famiglie complesse. In generale – prosegue - la sensazione è che i genitori siano più in difficoltà oggi rispetto ad anni fa e siano incapaci di porre regole ai figli. Oggi viene chiesto un sostegno alla genitorialità, perchè si tende a rifuggire dall'assunzione di responsabilità, ma spesso bastano pochi incontri per essere risolutivi». Le difficoltà, però, non riguardano solo i genitori, ma anche gli insegnanti. «Il problema di gestione non è solo dei genitori, ma anche degli insegnanti – ribadisce la presidente -: le difficoltà, infatti, quasi mai vengono date da bambini certificati, ma dai coetanei con problemi comportamentali. Una volta c'erano scuole ben riconoscibili, mentre oggi il fenomeno è trasversale e investe tutte le zone e gli istituti del territorio». (Federica Ferruzzi)