Cna, stasera al Mic festa dei 70 anni col ministro Poletti
Settant’anni di artigianato e di crescita di un’intera comunità. Dopo Lugo (a metà febbraio), Cervia (a fine maggio) e Ravenna (il 5 giugno, il compleanno ufficiale), la Cna provinciale celebra anche a Faenza venerdì 25 settembre il proprio compleanno. Un traguardo importante che sarà celebrato nella splendida cornice del Museo internazionale delle ceramiche di viale Baccarini con l’evento serale «Imprese, giovani e lavoro. La priorità per la crescita economica e sociale del Paese» col ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ospite d’onore alla tavola rotonda che vedrà protagonisti anche il segretario regionale dell’associazione Enrico Amadei e il direttore provinciale Massimo Mazzavillani, introdotta dall’intervento del presidente provinciale Pierpaolo Burioli. A fare gli onori di casa Gianpiero Zama e Jader Dardi, presidente e direttore della Cna Romagna Faentina. Sono previsti anche il saluto del sindaco Giovanni Malpezzi e un intervento del senatore Stefano Collina. Interessante anche la presentazione e premiazione dei progetti ideati dagli studenti dell’Itip Bucci, del liceo Torricelli e dell’istituto tecnico Oriani di Faenza. La serata sarà allietata dagli intermezzi musicali e concerto del violinista Roberto Noferini.
La Cna provinciale di Ravenna fu fondata il 5 giugno 1945 da un comitato promotore composto da sei soci: Guido Montanari, Mario Benelli, Michele Missiroli, Renato Zanotti, Alfredo Celotti e Francesco Brusa. Oggi l’associazione degli artigiani conta 5.300 imprese associate di cui circa 1.250 a Faenza. «In questa fase l’urgenza è snellire una burocrazia troppo pesante - spiegano dall’area faentina dell’associazione -. Anche il nostro è un territorio che ha subito un mutamento importante del tessuto economico a seguito del crollo delle costruzioni e delle due grandi crisi faentine Omsa e Cisa che sono l’emblema di questo cambiamento in corso. Dobbiamo ritrovare una caratterizzazione e ci sono le basi per diventare un punto di riferimento nei materiali compositi, mettendo in rete le esperienze che ci sono, facilitando gli insediamenti di nuove imprese e rendendo attrattivo il territorio verso nuovi investimenti». (c.f.)