La consegna del Guidarello Giovani all’istituto Strocchi
Luca Gorini
Nel senso comune le scuole professionali sono in genere etichettate come l'anello debole della gerarchia scolastica made in Italy, ma spingendo fino in fondo questo stereotipo si comprende che non è affatto così. Al contrario, queste scuole spesso rappresentano un concreto trampolino di lancio per il settore lavorativo. Ne è un esempio tra tutti l’istituto Strocchi di Faenza, indirizzato alla grafica-pubblicitaria, che su questo versante vanta una solida collaborazione con le realtà presenti sul territorio e l’11 marzo riceverà addirittura il premio Guidarello Giovani. La professoressa Antonella Prencipe è in prima linea per far maturare ancor di più l'autorevole binomio scuola-lavoro ormai tipico dell'istituto manfredo: «Gli istituti professionali spesso vengono denigrati, ma al contrario sono molto attivi in ambito lavorativo. La nostra didattica, ad esempio, da anni è finalizzata a coprire le esigenze del territorio, così lo Strocchi per il faentino è diventato un punto di riferimento, dato che rappresenta l’equivalente di uno studio grafico e non a caso le richieste sono sempre più numerose e interessanti per i ragazzi».
La scuola di via Medaglie D'oro ha recentemente partecipato al premio Guidarello con un progetto video parte dell’iniziativa «Alternanza scuola-lavoro» effettuata negli istituti tecnico-professionali, in cui gli alunni hanno realizzato un breve spot pubblicitario per le aziende Termi e Sl Fashion Anan di Ravenna. Uno spot che ha vinto la menzione speciale, grazie al lavoro di ragazzi forti dell’esperienza consolidata negli anni e alle numerose esperienze professionali promosse dal corpo docenti. «I ragazzi – aggiunge la professoressa Prencipe - hanno avuto la possibilità di seguire le lezioni del videomaker faentino Matteo Tondini, col quale hanno imparato a scegliere e gestire i contenuti, montare il video e far le riprese».
Nella mattinata di mercoledì 11 si terrà così la premiazione ufficiale del Guidarello Giovani tra le mura dell'istituto per celebrare appunto il risultato raggiunto, possibile grazie anche alla collaborazione di docenti come Gastone Cantarini, Luciana Tomada e Marilena Benini, nonché all'impegno del noto fotografo faentino Francesco Neri (allievo di Guido Guidi), che ha inserito i suoi studenti all'interno di uno dei suoi tanti progetti fotografici legati al ritratto.