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La Secam di Ravenna festeggia nel migliori dei modi i suoi primi 25 anni di vita. L’impresa di prodotti chimici per il trattamento delle acque (offre anche servizi per l’ambiente con il depuratore interno e produce tecnologie per il rispetto e il risanamento ambientale) ha infatti depositato un brevetto a forte vocazione green. Si tratta di un processo che permette di togliere composti aromatici e clorurati da miscele organiche. Questo il recupero di materie prime con l’impiego di una tecnologia poco impattante rispetto a quelle attualmente utilizzate minimizzando la produzione dei rifiuti e il consumo di energia. «Siamo molto soddisfatti del risultato - sottolinea il presidente della società, Mirella De Cunto -. Non è stato facile per un’azienda di medie dimensioni come la nostra e in un periodo delicato come l’attuale decidere di continuare a lavorare per raggiungere questo obiettivo. Abbiamo investito centinaia di ore di studio e ora, dopo tre anni, grazie anche all’aiuto della Cna, siamo riusciti a brevettare un nuovo processo che permette di estrarre composti aromatici e clorurati da miscele organiche. Il processo consente il recupero di materie prime con l’impiego di una tecnologia poco impattante rispetto a quelle attualmente utilizzate per distillazione minimizzando la produzione dei rifiuti e il consumo di energia».
Questo traguardo «si deve in massima parte al merito delle felici intuizioni e della professionalità del nostro Responsabile ricerca e sviluppo Oreste Felisatti (ex Eni, ndr), già conosciuto dalla comunità locale per la sua vasta esperienza tecnica e professionale - continua De Cunto -. Ci piace pensare che, il riconoscimento dell’invenzione costituisca un messaggio di speranza e fiducia per il futuro. La ricerca continua dell’innovazione per una azienda come la nostra è fondamentale».
Secam, che ha un mix di soci che comprende le cooperative Consar e Sar Trasporti e alcuni lavoratori, conta su un giro d’affari di circa 10 milioni e, tra dipendenti e collaboratori, dà lavoro a circa 30 unità. Tra ricerca e sviluppo ed investimenti impiega circa il 4% del fatturato.
Il commento di Cna e Legacoop
Soddisfatte le associazioni di categoria di riferimento: Cna e Legacoop. «Ci complimentiamo con la Secam - affermano dalle due associazioni Mario Petrosino e Valeriano Solaroli -. Si tratta di un’azienda con una forte vocazione territoriale, partecipata anche da due primari consorzi cooperativi ravennati come il Consar Grar e il Sar Trasporti. Ci auguriamo che gli strumenti di pianificazione della Provincia di Ravenna possano agevolare l’installazione della nuova tecnologia brevettata, anche nell’ottica di quegli obiettivi che a voce tutti dichiarano di perseguire e che, purtroppo, spesso si perdono nelle burocrazia. L’auspicio è che la normativa nazionale e regionale possa veramente andare verso un sistema autorizzativo più rapido e snello che punti maggiormente sulla responsabilizzazione dell’impresa e sui controlli».
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