Inaugurato il tecnopolo della nautica e dell'energia con 28 ricercatori al lavoro
Un centro per l’innovazione applicata all’industria e alle piccole e medie imprese locali. Questo vuole essere il nuovo tecnopolo di Ravenna, che ha inaugurato oggi i nuovi laboratori sull’Energia e la Nautica. 28 ricercatori al lavoro (la maggior parte dei quali giovani) per un investimento complessivo da parte di Regione, Europa (attraverso il piano di finanziamento Por-Fesr 20117-2013) e aziende private di circa tre milioni di euro. Diversi gli ambiti di ricerca sui quali si sta già lavorando e si lavorerà: bio-energie, e in particolare microreti di generazioni e accumulo, nuovi materiali applicati alla Nautica, nuove tecniche per la produzione di biogas dalle biomasse e tecnologia applicate ai beni culturali.
«L’obiettivo di questa nuova struttura - ha dichiarato Dario Braga, prorettore alla Ricerca dell’Università di Bologna - è ricostruire ponti tra l’Università e la ricerca e l’economia del territorio. Ora abbiamo davanti diverse sfide e criticità: la prima è che il progetto Por-Fesr che ha finanziato finora sia la costruzione delle strutture che la ricerca si è esaurito (c’è un nuovo programma ma occorre aggiudicarsi i finanziamenti), poi c’è da trovare le risorse per trattenere le competenze e i cervelli che abbiamo formato e infine c’è da sollecitare una certa domanda di ricerca da parte del tessuto economico del territorio». E saranno proprio i nuovi laboratori il ring sul quale affrontare queste sfide.
Daniela Verlicchi
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Le foto di Massimo Fiorentini