Bilancio 2014 in alto mare, probabile crescita della Tasi
Bilancio 2014, sono ancora indietro i lavori del Comune di Faenza per il 2014. Anche se la scadenza è fissata al 30 aprile, palazzo Manfredi sta ancora aspettando di avere chiarezza da fonti ministeriali su alcune partite imprescindibili per la chiusura di questo fondamentale documento economico-finanziario. «Per avere un'idea chiara di come potremo muoverci concretamente - spiega l'assessore al Bilancio Claudia Zivieri - stiamo aspettando da Roma che definiscano quali e quante risorse potremo ottenere per il 2014. Se pensiamo che nel 2013 Faenza ha dovuto dare allo Stato, in riferimento al fondo di solidarietà, ben 800mila euro, speriamo che per questo 2014, e le cose dovrebbe essere così da nostre previsioni, non ci tocchi dare ma ricevere risorse. Nel frattempo però stiamo lavorando per capire cosa si possa fare in ambito delle linee politiche da attuare».
E in questo ambito le strade sono due: «o accrescere le aliquote o continuare sul percorso della riduzione della spesa». Un indirizzo, quest'ultimo, intrapreso già da diversi anni. «In questo settore i nostri sforzi si sono indirizzati soprattutto sul versante dei mutui e quindi sull'abbattimento del debito e degli interessi passivi». Ma non solo l'assessore al Bilancio ricorda come interventi di risparmio sono stati effettuati «sugli affitti, sulla spesa telefonica e soprattutto sulla spesa sull'illuminazione pubblica». Questo ultimo capitolo sembra che nel 2014 porterà benefici notevoli alle casse comunali visto che si presenta una mancata spesa di oltre 500mila euro. «Il risparmio - sottolinea la Zivieri - arriverà grazie alla revisione sostanziale del contratto con la società fornitrice del servizio».
Ma i faentini non tirino troppo sospiri di sollievo visto che la stessa Zivieri non nasconde come «penso sarà impossibile non ritoccare alcune aliquote verso l'alto (Tasi)». Una crescita percentuale «che oggi non possiamo ancora quantificare né dire su quali esattamente di queste verrà applicata», ma che però «non dovrebbe toccare invece le tariffe per i servizi a domanda individuale».
In attesa che da Roma qualche segnale di chiarezza arrivi la Zivieri ricorda come «da anni la nostra priorità è stata quella della riduzione del debito. Una strategia fatta di estinzione e rifinanziamento di mutui. Siamo arrivati che si sfioravano gli 80milioni, dopo quattro anni, siamo arrivati a circa 50milioni. Faremo di più ma anche da Roma devono darci gli strumenti oggettivi per poter continuare senza che si debba sempre scaricare sui Comuni la colpa di fare l'esattore delle tasse per conto terzi». (Riccardo Isola)