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LiberaRussi: «Alle elezioni per governare, un vero osservatorio per la centrale».

Bassa Romagna | 15 Marzo 2014 Cronaca
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Federico Savini
«Vogliamo che tra la gente ritorni la passione politica, che le persone ricomincino a confrontarsi. La comunità di Russi ha sofferto in questi anni». Ha parlato molto, anzi moltissimo di «comunità» Enrico Conti, candidato sindaco riconfermato di LiberaRussi, la lista civica nata oltre sei anni fa nella città dei Farini in opposizione all'amministrazione di centrosinistra, allora guidata da Pietro vanicelli (che oggi sostiene Conti dall'esterno) e oggi da Sergio Retini, anch'egli ricandidato sindaco per la coalizione di maggioranza, che ha recentemente avuto l'appoggio di Scelta Civica, rappresentata a Russi da Roberto Venturi, ex LiberaRussi.
Nelle fila della lista civica, che sabato 15 marzo ha presentato ufficialmente la proprio candidatura, ci sarà nuovamente la consigliera Viviana Brunetti e la vera notizia è che il gruppo guidato da Conti può oggi contare - come su queste pagine si lasciava intendere oltre un mese fa - anche sull'appoggio di Forza Italia, Udc e Nuovo Centro Destra, rappresentato oggi da Piergiorgio Bentini che siede nell'altro gruppo di opposizione, Noi per Russi: «Ma le nostre posizioni in questi cinque anni sono state spesso molto vicine», precisa Bentini.
E in effetti sulla chiamata a formare un gruppo che «Intenda amministrare Russi e possa esprimere una cultura di governo» - parole tanto di Conti quanto di Bentini e Marco Bertozzi di Forza Italia - si è espresso in introduzione Werther Barnabè, in rappresentanza del gruppo fondatore di LiberaRussi. «Vogliamo superare arroccamenti di destra e sinistra senza cedere a qualunquismi - ha dichiamato Barnabè -. Un potere sedimentato da troppi anni nelle stesse mani ha avuto l'effetto di allontanare la politica dalla comunità, che invece deve essere la vera protagonista del cambiamento. Noi vogliamo ristabilire il contatto coi cittadini e abbiamo riunito forze antagoniste a questa giunta». E sulla giunta Retini il giudizio di Enrico Conti è sempre netto: «Questa amministrazione si è confrontata pochissimo con le opposizioni, atteggiamento tanto più grave se calato in uno scenario che vede a Russi una comunità lacerata, nelle ultime elezioni nessuna coalizione superò il 50%».
LiberaRussi non è però la sola antagonista del Pd e del gruppo di maggioranza Insieme per Russi, dato che Sel, Prc e Comunisti italiani hanno formato una loro coalizione candidando il giovane Nicola Fabrizio e la Lega ha invece espresso il nome della rappresentante locale Maria Marabini. «Scelte in qualche caso figlie di rivendicazioni ideologiche e personali - Conti non è tenero sulle alleanze sfumate -, che hanno portato all'impossibilità di lavorare a un progetto comune per affrontare un cambiamento vero».
Enrico Conti ha anche voluto sottolineare «una vicinanza alle posizioni del  MoVimento 5 Stelle, soprattutto per quel che riguarda il continuo confronto con la cittadinanza, che io voglio garantire continuativamente in caso di vittoria alle elezioni», il che spiega anche perchè a Russi il movimento grillino non abbia una rappresentanza, ma sarebbe comunque grossolano identificare LiberaRussi con una declinazione locale dei Cinque Stelle tout court (anche perchè la lista civica russiana nacque prima della concreta discesa in campo del movimento grillino).
In seguito Conti ha fatto alcuni accenni al programma che verrà presentato nelle prossime settimane. E la centrale - quella a Biomasse di PowerCrop, fresca di via libera dal Consiglio di Stato - si conferma un punto centrale. «In particolare lavoreremo sull'osservatorio della centrale, che andrà fatto funzionare realmente e snellito. Venne costituito ai tempi dell'amministrazione Vanicelli ma è stato convocato pochissime volte, con troppe persone coinvolte e nessuna risorsa. Così non può dare alcuna garanzia di controllo e anche le compensazioni dell'azienda PowerCrop alla città andrebbero ridiscusse. Poi ci sono altre questioni, certamente una gestione della cultura più attiva e attenta, un rapporto diverso e più partecipe nelle decisioni di Hera, la ricostituzione dei consigli di frazione che oggi sono semi-deserti perchè non c'è vero coinvolgimento, senza dimenticare il Psc, sul quale siamo fermi da anni. Fondamentale anche la questione del progetto della discarica di amianto della società Calderana srl. Noi vogliamo anzituto approfondire la situazione con elementi di informazione che al momento ci mancano, e in sostanza riaprire il dialogo con l'azienda, coinvolgendo anche direttamente i cittadini se sarà necessario. Siamo però fermi su un punto: le dimensioni della discarica che si va progettando sono eccessive per un territorio relativamente piccolo come Russi».
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