Rossi (Polizia Municipale): "In dieci anni dimezzati i morti sulle strade"

L’incidente all’incrocio tra la Ravegnana e l’Adriatica che, sabato 11 gennaio, è costato la vita al 36enne Giovanni Montella  ha portato nuovamente alla ribalta l’annosa questione della sicurezza delle strade del nostro territorio. Asaps (Associazione sostenitori amici polizia stradale) ha evidenziato che, a dicembre 2013, la Stradale ha registrato 2354 sinistri in Italia contro i 2449 di dicembre 2012, mentre i feriti sono stati 1163 con un -0,5% rispetto all’anno precedente. In particolare, rispetto al 2012, gli incidenti sono diminuiti del 2,4% (da 82.385 a 80.387), stesso trend per quelli con esito mortale, ridotti del 15,2% (da 1906 a 1616), con un numero di persone che hanno perso la vita che è passato da 2.082 a 1.791. « Le statistiche parlano di incidenti in calo, soprattutto le cosiddette stragi del sabato sera, tristemente note in Romagna dove si concentra il 42% dei sinistri. E’ un dato positivo registrato anche dopo l’introduzione, nel 2003, della patente a punti e delle diverse campagne informative delle forze dell’ordine a dimostrazione che le iniziative per la sicurezza stradale danno buoni frutti -ha spiegato Stefano Rossi, Comandante della Municipale di Ravenna-. Sono comunque diversi i tratti stradali che la Municipale segue con un occhio di riguardo per la maggiore pericolosità e i posti di blocco si concentrano sulle reti quali la Ss16, la 309dir, la Classicana o la Canale Molinetto dove l’intensità del traffico è maggiore». I dati sugli incidenti del 2013  mettono al primo posto la tratta dell’Adriatica che attraversa il comune e che lo scorso anno ne ha registrati bel 27, 15 in via Faentina, 13 in via Destra Canale Molinetto, 11 sulla SS67, 9 in via Ravegnana, via Trieste, via Romea Sud e via Baiona, 8 nella Circonvallazione Rotonda dei Goti, 7 in via Reale, via Maggiore e Circonvallazione Canale Molinetto. Su 904 sinistri totali, rilevati tra gennaio e dicembre 2013 nelle vie di Ravenna, 637 sono stati con lesioni, 255 solo con danni e 12 mortali. «Teniamo, poi, in grande considerazione le segnalazioni dei cittadini- ha proseguito Rossi-: il problema della velocità su alcune strade, penso alla Ravegnana nel forese è spesso dibattuto durante i consigli territoriali, mentre la scorsa settimana ho incontrato in più occasioni ravennati che denunciavano la pericolosità di alcune strade del centro storico talmente strette che, nonostante un’auto transiti entro i limiti di velocità, l’incolumità dei pedoni non è garantita.  Il nostro è un comune vastissimo, in molti punti le infrastrutture sono carenti e problematiche; nel forese dove oggi transitano mezzi pesanti le strade sono quelle di una volta, ancora a misura di ‘carro’ non di ‘camion’. Ciò premesso, la distrazione resta, purtroppo, la prima causa di incidente seguita dalla mancata osservanza della segnaletica cui si somma il fatto che pochi automobilisti rispettano la norma del codice stradale che impone di regolare la velocità in base alle condizioni della strada. Velocità, distrazione ed imprudenza mettono in pericolo il guidatore ed è vero che dal 2001 i morti per incidente stradale si sono pressoché dimezzati (dato Istat gennaio 2013), ma questo non deve fare abbassare la guardia né ai responsabili della progettazione urbanistica né tantomeno a chi si mette alla guida di un’auto che dev’essere prudente». (m.c.)