FAENZA | Sanità, Malpezzi: «Pronto soccorso e altri servizi, abbiamo bisogno di più garanzie»

Faenza | 10 Luglio 2013 Cronaca
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«Pronto soccorso e servizi ai cittadini, vogliamo più garanzie».
Il sindaco Malpezzi ci mette la faccia sul futuro della riorganizzazione sanitaria ed ospedaliera del territorio. Nella serata di martedì 9 il consiglio comunale manfredo ha affrontato la tematica ospitando un lungo dibattito al quale ha partecipato anche il direttore generale Asl di Ravenna, Andrea Des Dorides. Temi caldi del confronto sono stati quelli sul progetto della creazione dell'Ausl unica Romagna, dell'area vasta e delle riorganizzazioni ospedaliere.



«La qualificazione del ruolo dell'ospedale e dell'erogazione sanitaria di Faenza - ha sottolineato il sindaco Malpezzi - era tra le linee di mandato. Un progetto che stiamo affrontando operativamente e per il quale esprimo un giudizio positivo, soprattutto nell'idea di creare un nuovo concetto di rete sanitaria ed ospedaliera, ma con qualche riserva. Quest'ultima soprattutto perché aspetto di capire in che modo concreto il piano potrà rendersi attuabile e soprattutto sul fatto che alcuni temi come il Pronto soccorso e altri servizi sanitari per noi imprescindibili le risposte arrivino in maniera tempestiva». Ma non solo. «Inoltre - ha sottolineato il sindaco Malpezzi - il tema del nuovo direttore dell'Ausl unica sarà al centro del confronto futuro. Noi pensiamo che la nomina debba essere discussa prima da un tavolo politico locale. Questa figura dovrà contare sulla fiducia di tutti i territori, Faenza compresa, e poi da Bologna».
Per il direttore generale Des Dorides «il progetto che stiamo studiando per l'erogazione sanitaria ed ospedaliera ravennate parte dal presupposto che i tagli dei trasferimenti saranno inevitabili. Per questo stiamo lavorando a progetti che ci permettano di essere sostenibili senza intaccare il livello dei servizi (prossimità e qualità). Per la precisione si tratta di superare i limiti della territorialità, implementando la mobilità a rete tra i servizi sanitari negli ospedali del territorio ravennate, si tratta di ragionare di specialità itineranti offerte tra i diversi ospedali, con riorganizzazioni strutturali che, inevitabilmente, rispetto ad oggi, avranno conseguenze negative spalmate in tutte le realtà (riduzione posti letto, reparti trasferiti, ecc)».   
Gli interventi istituzionali susseguitisi durante la seduta manfreda hanno trovato una convergenza politica da parte della maggioranza (Pd e Insieme per cambiare), mentre dalle parti delle opposizioni (Pdl, Lega, La tua Faenza, Fatti Sentire e Idv) diversi sono stati i nodi e le perplessità espresse.

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