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«Pur con una grande incertezza, visto un quadro normativo in continuo mutamento, anche quest'anno il bilancio sarà all'insegna del rigore e del risparmio». Questo è quanto afferma il sindaco di Riolo Terme, Alfonso Nicolardi sul bilancio di previsione 2013. Si tratta di un documento economico e finanziario fondamentale per la politica amministrativa locale che dovrebbe essere approvato «salvo ulteriori e molto probabili slittamenti» entro il 30 giugno. Una fase di incertezza temporale che per il primo cittadino riolese «non ci permette di lavorare con serenità e capacità progettuale».
Per quanto riguarda gli aspetti peculiari del bilancio, che per il 2013 dovrebbe attestarsi su oltre 6,1 milioni di euro, la voce da padrone la farà «il mantenimento della macchina amministrativa e il mantenimento della qualità dei servizi proposti». Di più è difficile prevedere possa realizzarsi. Ad attestare questa impossibilità nel creare investimenti è lo stesso sindaco. «Quest'anno prevediamo una spesa per investimenti di circa 500mila euro. Molti di questi verranno impiegati nelle manutenzioni delle strade (135mila euro), nell'arredo urbano e nella manutenzione del verde pubblico (74mila euro), negli interventi straordinari dei fabbricati per la loro messa a norma, tra cui vi rientra il rifacimento del tetto del centro per l'infanzia (in totale 205mila euro). Inoltre - ci tiene a sottolineare Nicolardi - riusciremo a portare a termine due importanti interventi in tema di infrastrutture digitali e per la sicurezza. In particolare si tratta della stesura della fibra ottica nel centro cittadino (15mila euro) e della creazione della videosorveglianza nei punti d'accesso del paese». Per quanto riguarda l'Imu «questa vedrà confermate le aliquote del 2012 con 0,55% per la prima casa. L'anno scorso abbiamo incassato 793mila euro dalla prima casa e 1,29 milioni per altri immobili. La previsione del 2013 vede rispettivamente 795mil e 1,7milioni». L'ultimo dato che preme sottolineare al primo cittadino riolese è quello della riduzione progressiva dell'indebitamento. «Un lavoro finanziario molto importante, dettato a seguito dell'istituzione del patto di stabilità, che ci ha portato dai 4,3 milioni di euro di debiti del 2011 ai 3,3 milioni previsti nel 2013. Una situazione debitoria che porta ogni cittadino ad avere una quota pro capite di 579 euro di debito, ben al di sotto dei 1.000 euro calcolati a livello nazionale».
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