LUGO | Il Comune a Ustignani: «Riprogettiamo la Fiera insieme»

«Di necessità virtù». E' questa la logica che muove l'amministrazione che risponde al campanello dall'allarme acceso da Sergio Ustignani, il patron della Fiera biennale, la scorsa settimana sulle colonne del sette sere: se per l'organizzatore dell'evento la ristrutturazione del piazzale interno al Pavaglione rischia di spegnere definitivamente l'evento, dalla Rocca gettano acqua sul fuoco. I problemi sono due. Da una parte la nuova pavimentazione non si presta ad ospitare mezzi pesanti e muletti al lavoro. Dall'altra gli spazi per gli stand si riducono. Di conseguenza, la fiera andrebbe rivista da capo a fondo, col rischio di snaturarla e vederla spegnersi. «La riqualificazione del Pavaglione è importante - spiega l'assessore ai Lavori pubblici Alessandra Fiorini - lo dimostrano, il masterplan, gli studi fatti e il buonsenso e tra gli elementi del bando per la progettazione era chiaramente posta grande attenzione alle numerose attività che questo contenitore ospita, dal mercato alla Contesa estense fino alla fiera».

Il progetto che ha vinto il concorso firmato dal raggruppamento di professionisti guidati dall'architetto Enrica Dall'Ara è nella sua veste definitiva. Manca il progetto esecutivo, ovvero l'ultima fase prima di metter mano ai cantieri, che dovrebbero partire il prossimo inverno. Mancano ancora alcuni dettagli e possono essere adottati ancora piccoli accorgimenti, ma il percorso intrapreso dall'amministrazione è segnato. I tecnici del Comune di Lugo stanno verificando campioni e sopralluoghi per verificare il comportamento del «frantumato calcareo rosso veronese», il materiale che andrà a ricoprire il fondo di piazza Mazzini. «Ogni volta che vi sono cambiamenti nel panorama urbano - spiega Giovanni Liverani, responsabile del settore patrimonio del Comune di Lugo - vi sono dei 'pro' e dei 'contro': e occorre focalizzarsi sui pro. Il Pavaglione è l'unico mercato coperto del '700 presente in Italia, è una struttura unica che va sicuramente valorizzata. La nuova pavimentazione è sicuramente più debole e meno adatta a certi tipi di utilizzo. Ma in questi limiti va trovato un plusvalore, occorre fare 'di necessità virtu'. L'invito è quello a riprogettare insieme la Fiera e a creare nuove sinergie. Il nuovo allestimento del Pavaglione potrebbe anche diventare un punto di forza della stessa Fiera».