SPECIALE ELEZIONI | Analisi del voto locale: 5 Stelle boom, il Pd perde il 9%

A livello nazionale e pure a quello locale il vero vincitore di queste elezioni politiche è il Movimento 5 Stelle, che alla prima apparizione diventa il primo partito nazionale alla Camera col 25,5% rispetto al 25,3% del Pd, mentre al Senato il risultato dei "grillini" è di poco inferiore (23,8%), ma determinate per spaccare Palazzo Madama. Risultato finale: vittoria risicatissima del centrosinistra, al di sotto delle più nere previsioni, a cui toccherà col suo leader Bersani l'arduo tentativo di formare il governo, potendo contare su un'ampia maggioranza alla Camera (340 seggi) "merito" del Porcellum, nonostante il risultato finale sia stato molto sofferto nei confronti del centrodestra di Berlusconi: 29,5% contro il 29,1% con i 5 Stelle al 25,5%. Al Senato invece una maggioranza politica non c'è: sempre per "merito" dell'attuale legge elettorale la maggioranza dei seggi (ripartiti su base regionale) va al centrodestra con 116 eletti contro i 113 del centrosinistra. Anche con l'appoggio della lista Monti (18 seggi) una maggioranza numerica fra il leader Pd ed il Professore non ci sarebbe, essendo quota 158 seggi la soglia minima di sicurezza.

In Romagna, ed in particolare nella provincia di Ravenna, perdono migliaia di voti i partiti tradizionali (Partito democratico, Pdl, Udc e Lega Nord) a favore dei 5 Stelle, che aumentano decisamente la loro forza, arrivando a quota 23,5% alla Camera, seconda forza in provincia dietro al Pd. I democratici tengono il primo posto e "portano a casa" 3 parlamentari (Idem, Pagani e Collina) pur perdendo rispetto alle Politiche del 2008 quasi il 9% (dal 48,8% al 39,8%). Un dato che dovrà far riflettere non poco in via della Lirica, dopo le previsioni ottimistiche della vigilia ed il balzo che i "grillini" hanno fatto rispetto anche alle Comunali di due anni fa (dal 9,3% al 24,3% sul Comune di Ravenna). Anche Sel, partner del Pd in coalizione, non può sorridere più di tanto: col 2,3% riesce a portare in Parlamento il coordinatore provinciale Giovanni Paglia (eletto alla Camera), ma non sfonda numericamente, anzi. Se nel centrosinistra in pochi possono sorridere, pure nel centrodestra in molti si devono leccare le ferite del voto politico dell'ultimo week-end. In primis il centrodestra, che rispetto alle ultime Politiche del 2008 arretra notevolmente dal 27,1% al 14,9%. Anche per questo nessun parlamentare targato Pdl è stato eletto dal nostro territorio. Male anche la Lega Nord, che dopo i risultati positivi delle ultime tornate elettorali, cala decisamente anche in Romagna, dove aveva raccolto frutti importanti, dal 6,1% al 2,3%. Male pure l'Udc, quasi scomparso all'ombra di Monti: infatti scende anche nel ravennate dal 4,3% all'1,3%, a vantaggio della lista del premier uscente che si attesta al 7,8%. Deludente infine il dato di Rovoluzione civile guidata dall'ex pm Antonio Ingroia, fermo ad appena il 2,1%.