Bando trasporto sangue Ausl Romagna, vince Copura, scattano polemiche e risposte
Copura si è aggiudicata il servizio di trasporto sangue per l’Ausl Romagna, assegnato tramite bando pubblico. L’Rsu aziendale ha acceso una polemica imputando alla coooperativa di avere previsto un taglio in busta paga per i dipendenti, una decurtazione del monte ore e un abbassamento dei livelli contrattuali, omologando tutti i lavoratori al terzo livello, e azzerando il superminimo di cui beneficiavano in precedenza. «La notizia non corrisponde al vero, è una polemica priva di fondamento - ribatte Legacoop Romagna a cui la cooperativa è associata -. Non è vero che Copura abbia decurtato del 30% il monte ore rispetto alle 40 ore settimanali. Nonostante alle dipendenze di Plurima diversi operatori non lavorassero interamente le 40 ore previste nell’appalto, Copura aveva prospettato una soluzione organizzativa, presentata nell’incontro in Prefettura coi sindacati, per far sì che la decurtazione fosse mediamente del 10-12% e non del 30%. L’opportunità è stata prospettata a tutti gli operatori che nel passaggio d’appalto diventavano dipendenti di Copura».
Inoltre «non è vero che sia stato azzerato il superminimo, perché - continua Legacoop - Copura si era resa disponibile a riconoscere una quota del superminimo previsto nella precedente posizione contrattuale. Come nel caso precedente, la soluzione è stata illustrata agli operatori assunti nel passaggio d’appalto, che usufruiranno di questo riconoscimento economico sin dalla data di attivazione dell’appalto».
Infine «non è vero che Plurima si era aggiudicata il servizio di trasporto sangue per 2 milioni di euro, mentre Copura l’ha ottenuto con un’offerta di 700mila euro - conclude la centrale cooperativa -. La base d’asta dell’appalto era di 1,2 milioni di euro, molto al di sotto delle condizioni precedenti di cui beneficiava Plurima e il capitolato di gara prevedeva cose differenti. Inoltre alcuni servizi erano stati stralciati dall’appalto. E’ ovvio che l’Ausl avesse intenzione di razionalizzare il servizio e ridurre i costi. Infine Plurima, nell’offerta presentata in fase di gara, ha praticato uno sconto non molto dissimile da quello di Copura, con una differenza annuale di soli 69.000 euro, ritenendo entrambe fattibile il servizio ad un costo di circa 800.000 euro. A parere di Legacoop Romagna, Copura ha operato in maniera trasparente e tenendo conto delle esigenze dei lavoratori oltre che delle proprie».
Intanto la Cgil fa sapere in una nota che «tutelerà fino in fondo i lavoratori coinvolti. Fino ad ora tutti i tentativi di conciliazione con Copura, che è subentrata all’azienda Plurima nel servizio, non sono andati a buon fine. Nella predisposizione dei bandi di gara vanno tutelati i livelli di occupazione e i diritti economici e giuridici dei lavoratori. E’ necessario che le committenze si assumano una responsabilità in questo senso: nel caso specifico l’Ausl Romagna. I lavoratori dell’azienda, che in precedenza si occupava del servizio, saranno assunti da Copura e si troveranno di fronte a forti riduzioni di orario e a stipendi con profonde decurtazioni. Questa vicenda evidenzia ancora una volta il fatto che gli appalti possono essere strumento di una competizione economica al ribasso, che poi si scarica in maniera negativa e con conseguenze drammatiche sul lavoro. Per evitare il periodico riproporsi di queste situazioni sarà più che mai necessario andare a votare ‘Sì’ al referendum sugli appalti promosso dalla Cgil».