Alleanza cooperative italiane di Ravenna, nel 2015 crescono valore della produzione, utile e capitale sociale

Crescono valore della produzione, utile e capitale sociale, in lieve calo l’occupazione e le riserve indivisibili. Sono stati presentati questa mattina i dati consuntivi 2015 delle associate all’Alleanza delle cooperative italiane della provincia di Ravenna, che raggruppa le tre centrali Agci Ravenna-Ferrara, Confcooperative Ravenna e Legacoop Romagna. I numeri sono stati commentati dai responsabili delle tre Associazioni di categoria, Alessandro Brunelli (Agci), Carlo Dalmonte (Confcooperative) e Mario Mazzotti (Legacoop) [in quest'ordine da sinistra nella foto di Massimo Fiorentini]. 

Il primo elemento positivo che si ricava dall’analisi dei dati è che il valore della produzione rispetto al 2014 è cresciuto del 3,23 per cento, passando da 5.550 a 5.730 milioni di euro. Di particolare rilevanza la performance del terziario e servizi, ma il dato è dovuto in particolare alla rilevanza di nuove associate, mentre anche i settori sociali-mutue e consumo-distribuzione hanno prodotto risultati positivi con, rispettivamente, più 9,96 e più 5,39 per cento. L’agroindustria si conferma il settore più rilevante in termini di valore della produzione e occupati.
Anche l’utile, nonostante un leggero segno negativo, è migliorato rispetto al 2014, facendo ben sperare in una ripresa che porti a risultati positivi nei prossimi bilanci.

Subiscono una piccola contrazione invece le riserve indivisibili (una tendenza che è iniziata già nel 2013): nel 2015 ammontavano a 1.612 milioni di euro (meno 3,38 per cento rispetto al 2014), segno delle difficoltà nella chiusura dei bilanci negli ultimi esercizi; si incrementano invece il patrimonio netto (da 2 mild e 472 a 2 mld e 556 milioni, segnando un +3,41%) e il capitale sociale, che passa da 883 milioni del 2014 ai 948 milioni del 2015, soprattutto per aumenti di singole imprese. Il prestito sociale presenta un andamento altalenante, con un incremento significativo nel 2015 rispetto al 2013 e una stabilizzazione nel 2015, passando dai 514 milioni del 2013, a 544 nel 2014 e infine a 540 nel 2015.

I dati sono rilevati dai fascicoli di bilancio delle 400 imprese associate alle 3 centrali, considerando solamente le imprese attive e il loro andamento: anche i numeri della cooperazione non sono esenti dalle difficoltà che hanno colpito il mercato in questi anni. I dati sull’occupazione, per esempio, presentano una sostanziale tenuta (da 24.319 unità a 24.081), risultato però di una forte differenziazione tra i diversi settori: i settori più colpiti in numeri assoluti sono stati costruzioni e logistica; in crescita invece il numero di occupati nel settore dei servizi alla persona (più 2.53 per cento) e nell’agroindustria (più 1,2 per cento).
Gli occupati nella cooperazione, sono il 14,5% degli occupati complessivi nella provincia di Ravenna.

In aumento le imprese associate (400 nel 2015) e delle posizioni associative: i soci sono passati da 287.489 a 289.506. Questo a nostro avviso conferma ancora una volta che il modello cooperativo continua a essere visto, in un periodo di crisi economica, come uno strumento efficace per fare impresa e trovare risposte ai bisogni delle persone e delle famiglie.

“I dati che presentiamo dimostrano che le imprese cooperative, nel loro complesso, hanno saputo attraversare la grande crisi di questi anni subendo meno colpi degli altri comparti economici.” Affermano i Presidenti di AGCI e Confcooperative e il Direttore di Legacoop “A settori che sono stati duramente colpiti dalla recessione, come l’edilizia e il suo indotto, ha fatto da contrappeso l’incremento, in termini di fatturato e occupati, del settore sociale, di quello dei servizi avanzati, e, in parte, dell’agroindustriale.”

“Siamo costantemente impegnati ad accompagnare le nostre associate in un percorso di qualificazione, rafforzamento e modernizzazione. Come per il resto delle imprese, infatti, anche le imprese cooperative che hanno saputo internazionalizzare, innovare e produrre reali cambiamenti nel loro modo di fare impresa, presentano dati di bilancio maggiormente positivi. Il peso della cooperazione in provincia di Ravenna si conferma dunque come un elemento di stabilità economica e coesione sociale. Sulla cooperazione si può contare per far ripartire con decisione la crescita e l’occupazione.”