Atti osceni al Parco Bucci, 36enne nei guai
I carabinieri di Faenza hanno fermato per atti osceni in luogo pubblico e corruzione di minori un 36enne albanese, senza fissa dimora e con precedenti penali. Nel pomeriggio del 27 giugno una giovane mamma lughese che si trovava su una pachina con i figli di 5 e 2 anni, nei pressi del Parco Bucci, ha chiamato i carabinieri dichiarando di aver visto l'uomo toccarsi le parti intime. Si è allontanata così come altre famiglie. Seguendo le istruzioni del carabiniere che le ha risposto al 112, la donna è rimasta in quei paraggi fino all’arrivo di un equipaggio del Radiomobile a cui ha indicato la posizione dell’uomo. Appena il 36enne si è accorto dell’arrivo delle “divise”, ha tentato la fuga. Poi, quando è stato raggiunto, ha opposto resistenza nei confronti dei militari dell’arma che tuttavia lo hanno immobilizzato e portato in caserma. Lo straniero, fra l’altro già conosciuto alle forze dell’ordine per reati in materia di stupefacenti, dopo l’arresto ha trascorso la notte in camera di sicurezza. Il 28 giugno, su disposizione del pubblico ministero Daniele Barberini, l’uomo è stato portato in tribunale per l’udienza di convalida davanti al giudice Milena Zavatti che ha accolto la richiesta dei termini a difesa da parte del suo legale. Dopo la convalida dell’arresto, il giudice ha rinviato il processo al 22 luglio, disponendo nel frattempo a carico del 36enne il divieto di dimora a Faenza.