All’ex bar Rossini arriva Gemos, da luglio il nuovo punto ristoro. Lavori per 600mila euro

«Abbiamo voluto puntare ancora sul centro storico di Faenza, realtà che ci vede da sempre presenti, per offrire un servizio di ristorazione nuovo nell'ex bar Rossini. Punteremo sulla differenziazione dei servizi offerti guardando alla qualità e all'aspetto giovanile del mangiare e bere nel cuore della città». La visione è questa per il direttore generale di Gemos, Marco Placci su quello che dovrà essere e diventare il nuovo Bistrò Rossini.

In queste settimane, infatti, affacciato su piazza del Popolo si è aperto un cantiere importante. Si tratta di lavori di restyling complessivo dello storico bar posto all'angolo tra la piazza e via Severoli. «Entro giugno, massimo inizio luglio - sottolinea il direttore - dovremmo riuscire ad aprire il nuovo locale. Di fatto sposteremo il self service che abbiamo in piazzetta Carlo Zauli per andare ancora più in centro. Il numero dei coperti complessivi, degli spazi interni e di occupazione suolo pubblico, è di circa centoventi. Offriremo però un servizio diverso che ci vedrà aperti dalle 7 del mattino per le colazioni fino alla sera tardi, per aperitivi e dopo cena». Il nuovo locale non mancherà quindi di puntare sulla differenziazione delle possibili fruizioni.

L'investimento è importante. Si parla di circa 600mila euro. «Questo investimento - spiega Placci - vuole essere una sorta di nuova impostazione per il servizio che offriamo come cooperativa. Un concept che vorremmo e potremmo anche replicare in altre città dove operiamo. Nel nuovo Rossini, in tutto, lavoreranno venticinque persone (oggi nel self service di piazza Zauli sono in nove). Avremo una cucina a vista, un bar e una cantina-enoteca in grado di servire vini e aperitivi vari fatti da professionisti del bancone».

Le motivazione di questo intervento sono riassumibili dalla Gemos in alcuni concetti semplici e chiari: differenziazione, innovazione, qualità e voglia di andare oltre puntando sull'innovazione di servizio. «La ristorazione aziendale tradizionale e a servizio del mondo del lavoro - aggiunge Placci - è cambiata e sta subendo trasformazioni importanti. Come Gemos abbiamo voluto provare ad anticipare o meglio, cavalcare, i tempi. Offrire soluzioni e servizi che abbracciano clienti differenti è la sfida lanciata con questo nuovo progetto. Le potenzialità e il progetto ci sono».

La filosofia è chiara «dare una ristorazione diversificata puntando sui prodotti del territorio e qualità di sevizio mantenendo un giusto rapporto con il prezzo al pubblico». Dopo le colazioni, a mezzogiorno, il locale rispecchierà il tradizionale ristorante self service per poi trasformarsi nella serata con «un menù pensato per i più giovani» rimarca il direttore. «Durante l'anno - continua Placci - cercheremo di organizzare eventi, serate a tema, anche con prodotti e produttori del territorio, cercheremo, in collaborazione con altri locali del centro, di creare momenti di incontro e svago, anche musicale, per fare in modo che la stessa piazza e il cuore della città si rivitalizzi. Non vogliamo - conclude - fare concorrenza su un settore così importante e differenziato per il tessuto del centro ma collaborare differenziando i servizi offerti».