La pioggia ha risparmiato Casola Valsenio nella «prima tappa» della festa di primavera, che sabato 30 aprile si concluderà con la spettacolare sfilata in notturna dei carri in gesso «di festa e di pensiero». E di «pensiero» se ne annida sempre molto nelle imponenti costruzioni simboliche che hanno troneggiato nel borgo collinare nel pomeriggio del 25 aprile. Le creazioni di Omar Ricciardelli, Nicola Pozzi e Cristiano Cavina, riempite di suggestivi figuranti, torneranno, come detto, sabato 30, con il mercato attivo in paese dalle 16 e alle 21.30 la sfilata notturna, con musiche e luci appositamente studiate per far risaltare i grandi carri di nuove sfumature e significati metaforici.
In particolare, il carro del gruppo «Extra» richiama il gioco del girotondo, quello della «Nuova Società Peschiera» riflette sul tema del lavoro – storicamente legato alla festa stessa, nata proprio dal lavoro alla vena del gesso – e su come il mondo moderno sia stato edificato grazie al lavoro, mentre il carro «Dalla fine all’inizio», realizzato dal gruppo «Sisma», propone una revisione del mito di Polifemo con il gigante che punta il dito contro Ulisse/Nessuno.
La proclamazione dei vincitori avverrà sabato 30 alle 23. La giuria che sceglierà il carro vincitore è multidisciplinare, composta da architetti, artisti, storici e intellettuali, anche perché gli imponenti elaborati sono molto ricchi sul piano simbolico e antropologico, di non semplice decifrazione.
Nel frattempo è sempre in corso a Casola Valsenio la sagra del Cinghiale organizzata dal gruppo sportivo Solengo, con un grande stand gastronomico e spettacoli ogni sera: venerdì 29 a scuotere i casolani egli avventori sarà il rock padano dei Barracuda (tributo a Ligabue), Kristine sarà di scena sabato 30, le esibizioni libere della Cinghialata terranno banco il primo maggio (con lo stand aperto anche a pranzo) e i Bellaprika (tributo a Vasco Rossi) chiuderanno la sagra il 2 maggio.